Prese a sassate e colpi di spranga ben 70 auto del personale medico e parasanitario dell’ospedale “Infermi di Rimini”

Prima tanto osannati come i salvatori del paese, in loro onore, murales,ovazioni pubbliche, concerti, pizze gratis, il tutto per i cosiddetti “angeli delle corsie”, personale medico e parasanitario, sempre al lavoro instancabili in un momento tragico come quello della pandemia che stiamo vivendo. Ma ad un certo punto la situazione sembra ribaltarsi senza alcun senso e senza logica se non quella di scriteriati che non comprendono nessuna morale e dignità nella vita. Nella ridente Rimini, nella notte tra sabato e domenica scorsa alcune persone hanno distrutto paraurti, vetri e specchietti delle macchine degli operatori sanitari e socio sanitari. A chi è andato meglio si è visto solo graffiare la carrozzeria. Le auto, a quanto si è appreso, erano ferme nei parcheggi riservati agli operatori sanitari e socio sanitari. Un gruppo di persone, per motivi ancora ignoti, ha partecipato a un vero e proprio raid vandalico. Distrutte una settantina di auto nel parcheggio dell’ospedale. Prese di mira le vetture di Medici, Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie e altri dipendenti dell’AUSL Romagna. Erano parcheggiate nei pressi dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. A denunciare l’accaduto, assieme a tutti gli altri sindacati, è intervenuta la FIALS della Romagna. La prima ad intervenire stigmatizzando l’increscioso ritrovamento è stata la neo-segretaria riminese del sindacato, Assunta Scigliano: “non è possibile assistere inermi a tanto scempio, nel 2020 non possono esistere simili gesti, soprattutto se rivolti a personale sanitario e socio sanitario che sta difendendo l’intera Romagna e la nazione dal Coronavirus; ora chi di dovere deve indagare e capire cosa è successo veramente e soprattutto se si tratta del gesto di pochi isolati o di gruppi organizzati”. Scigliano ha espresso la sua solidarietà personale e del sindacato FIALS a tutti i colleghi che hanno subito il danno, chiedendo all’AUSL di prevedere da oggi in poi controlli più serrati anche nei parcheggi, oltre che lungo tutto il perimetro degli ospedali.

Alessandra Filippello