Per il Comune di Mamoiada si può portare fuori il proprio cane, ma deve essere necessariamente in vita

Il comune di Mamoiada, in provincia di Nuoro, si è vista costretta ad aggiungere una simpatica precisazione all’ordinanza  per il rispetto delle norme di contenimento per l’emergenza coronavirus, sulla sua pagina di Facebook, in merito ai chiarimenti ministeriali, si tiene a specificare che è possibile uscire per portare il proprio animale fuori ad espletare i propri bisogni fisiologici, ma si afferma che l’animale deve essere necessariamente vivo.

In un momento drammatico come questo, in onestà, la precisazione da parte del comune, risulta un tocco di allegria che tanto serve a rialzare gli animi.
Al post, come ovvio, sono seguiti tanti commenti, “Il mio cane è in coma farmacologico, va bene lo stesso?”, “sono un appassionato di tassidermia. Posso portare in giro i miei amici impagliati?”, “ma se il cane funziona a pile è da considerarsi vivo?”, sono solo alcune delle domande rivolte alla pagina,  ma insieme a queste, anche commenti che ringraziano il Comune per aver saputo trovare una nota di ilarità in questi giorni incerti.
La precisazione, comunque, non è venuta fuori al Comune, proprio per cogliere l’ilarità generale, ma per una serie di eventi, riportati anche sul quotidiano L’Unione Sarda, che raccontano come a Porto Torres, in due quartieri diversi, sia stata lanciata una nuova modalità di passeggiare fuori il cane. Non si sa a chi dei due sia sorta l’idea per prima, ma i carabinieri hanno fermato sia un ragazzo che un signore, addirittura in strada con pantofole, che tranquillamente passeggiavano, portando fuori il primo, un cane di plastica, il secondo di peluche.
Da quel che risulta, il ragazzo, posteggiava dopo la passeggiata il cane nella stessa hall del suo palazzo, al fine di consentire. di riutilizzare il cane agli altri condomini, e si dice che erano in tanti a farlo.
Alessandra Filippello