Da Ocasio-Cortez ci saremmo aspettati di tutto, meno che un video per Vogue sulla sua beauty routine. “Beauty is political” ha descritto il contenuto su Twitter. Nella storia del Congresso Americano nessun membro donna aveva mai mescolato la sua immagine pubblica a quella intima. Figuriamoci veder addirittura come ricrea il suo look con il suo iconico rossetto rosso. Alexandria Ocasio-Cortez ha già dimostrato di essere un’eccezione e lancia con la bellezza un messaggio di empowerment femminile politico ben chiaro.

Perchè su Vogue?
Con questa intervista-tutorial AOC dimostra la volontà di raggiungere una più ampia fetta di pubblico, specialmente quello femminile. Sull’essere una donna in politica dice “La femminilità ha potere, ma all’interno del congresso sia l’essere donna che come una donna si presenta è politicizzato” spiega mentre applica la crema solare con generosità. “C’è questa falsa idea che se tieni al make-up, se ti interessano moda e bellezza, sei superficiale. Io penso che siano alcune delle decisioni più di sostanza che prendiamo… le prendiamo ogni mattina (a Capitol Hill)». AOC, come ormai tutti la chiamano, è una personalità insolitamente popolare per le pagine patinate di Vogue. Ha inoltre recentemente endorsato il marchio black bestseller del momento Telfar.
Cenni Biografici
Membro del Congresso Americano da gennaio 2019, Ocasio-Cortez è una vera e propria icona al femminile. Ha 29 anni ed è nata nel Bronx da genitori ispanici di origini portoricane. Alexandria infatti ha un passato difficile, e da lavoratrice. Nel bel mezzo della crisi economica del 2008 perde il padre e inizia una violenta lotta burocratica contro le autorità e molla l’università. I notai lasciano lei e la madre sul lastrico a causa del mancato testamento del padre e Alexandria nota con orrore come una certa classe si arricchisca sulle spalle dei suoi connazionali, senza remore. Si destreggia come barista e cameriera, vivendo giornate lavorative da 18 ore e facendosi le ossa al pubblico.
La carriera politica
La sua perentoria difesa della classe lavoratrice americana, contro i privilegi di casta e la discriminazione razziale nasce dall’esperienza. Il suo percorso politico è incominciato nel 2016, quando organizza la campagna elettorale di Bernie Sanders contro Hillary Clinton nella corsa alle primarie del partito democratico. Nel 2018 fronteggia e vince contro il democratico Joseph Crowley per il distretto n.14 della città di New York e da lì ha sempre dimostrato una spiccata sensibilità per tematiche di discriminazione.
Idee Politiche

È a favore della sanità pubblica aperta a tutti, della gratuità dell’università pubblica, dell’aumento del salario minimo orario a 15 dollari, dell’eliminazione delle prigioni a gestione privata e della regolamentazione della detenzione di armi da fuoco. Il suo essere energicamente attiva per cause sociali della gente comune la rende una vera e propria icona di giustizia per le classi sociali meno abbienti.