Crediti: Rolling Stones

Palazzo Chigi è chiaro: non potrete incontrare i Bro, i Fra e soprattutto i vostri amanti

Il Governo sta impersonando il protagonista di Saw che “vuole fare un gioco” con noi. Lo fa prima con le parole di Conte che tira in ballo un termine quasi medievale quale è “congiunti”, poi ricordandosi che il nostro paese è ai primi posti nelle classifiche per analfabetismo europeo decide di rincarare la dose.
Lo fa parlando nelle FAQ recentemente pubblicate, di “solida relazione affettiva” avvalendosi di un’interpretazione particolarmente personale del termine stabile.
Sono numerose le immagini che girano per il web di false autocertificazioni che sfondano la sfera privata dei cittadini che sono sottoposti a domande come “quanti amplessi ha avuto la persona che vuole incontrare?”.

Insomma il caos regna sovrano nei cittadini che hanno legittimamente voglia di incontrare nuovamente i loro cari, ma al momento è necessario da parte di tutti mettere da parte la forte voglia di socializzare, per fare in modo che la vita possa riprendere e tornare come ce la ricordiamo.
Bisogna quindi capire che tutte queste misure che possono sembrare “strane”, sono prese per cercare una soluzione contro un problema che attualmente non ha chiare soluzioni e che in alcun modo sembra poter aggirabile se non con il distanziamento sociale che ad oggi ci ha permesso di vedere ridotti il numero dei deceduti a causa del Covid-19.

Nel DPCM del 26 aprile si prevede che sarà consentito dal 4 maggio di andare a trovare i propri congiunti a patto che venga rispettato:

  • il divieto di assembramento;
  • l’obbligo di indossare la mascherina;
  • l’obbligo di distanziamento di almeno un metro

Questo è un sacrificio enorme, ma non paragonabile a quello che hanno fatto i nostri avi in guerra e neanche a quello che fa ogni giorno il personale sanitario che combatte in prima linea contro il virus.

E’ insomma necessario capire che per il momento bisogna rinunciare ad incontrare l’amico, l’amica o l’amante che ci saranno altri tempi per riappropriaci della nostra libertà, libertà che però in questo caso verrà garantita insieme alla sicurezza.

Andrea Calabrò