Nullarbor Cliffs – Un viaggio ai confini della terra

Andiamo ai margini del mondo, nel sud dell’Australia, qui trovate i grandi squali bianchi che nuotano sotto lo strapiombo della scogliera di Bunda. Qui siete sulla più grande, singola lastra di calcare del mondo. E’ una zona remota, arida, senza alberi, ma soprattutto in inverno potrete vedere la migrazione delle balene. O se preferite potrete immergervi nelle gabbie insieme agli squali o provare a nuotare con i delfini.

Situato sulla Great Australian Bight in Australia meridionale, è il vasto, informe Nullarbor Plain – il pezzo di calcare più grande al mondo, che copre una superficie di 270.000 km quadrati e si estende circa 1.000 km da est a ovest. La zona è così piatta che la Trans ferrovia australiana attraversa la superficie per circa 483 km seguendo un tragitto completamente dritto. Sulla superficie della pianura ci sono aree di lievi depressioni dove le precipitazioni  sono comunque scarse ma lentamente scalfiscono il calcare che inizia a sciogliersi. La pianura è totalmente priva di alberi, come suggerisce il nome latino. Il Nullarbor Plain termina bruscamente nelle spettacolari scogliere di Bunda, che comprendono 200 chilometri di precipizio intorno alla Grande Baia Australiana.Le Bunda Cliffs formano il bordo meridionale della pianura di Nullarbor che si estende nell’entroterra. La base di colore bianco che si vede nella parte inferiore della parete rocciosa si chiama Wilson Limestone. Sembra che questo materiale appartenga ad un antico fondale marino risalente al periodo dove l’Australia ha iniziato a separarsi dalla Antartide 65 milioni di anni fa. Wilson Limestone è spessa fino a 300 metri, ma solo la parte superiore è visibile dalle Bunda Cliffs.

Sopra la parte color bianco del Wilson Limestone vi sono strati di colore biancastro, grigio o marrone di calcare o di rocce cristalline. Alcuni strati incorporano fossili marini tra cui vermi e molluschi che indicano la loro origine marina. Altri strati sono costituiti interamente da sedimenti marini (foraminiferi). Le scogliere sono ricoperte da uno strato indurito di portata dal vento di sabbia prevista tra 1,6 milioni e 100 mila anni fa.

All’estremità orientale del Bunda Cliffs c’è un belvedere a capo del Bight, dove i visitatori possono rimanere per ore a guardare balene nell’oceano sotto le scogliere. Le balene infatti migrano dal Polo Sud in autunno per dare alla luce i propri cuccioli in acqua costiera lungo la costa australiana del sud, rimanendo per diversi mesi nelle acque circostanti così da poter per permettere ai nascituri di acquisire la giusta forma per poter affrontare l’oceano.

 

Andrea Calabrò