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New York perduta: la storia della fabbrica dello zucchero Domino

Quando si parla di New York City l’immaginario collettivo pensa subito alle grandi attrazioni simbolo della città come il ponte di Brooklyn, la Statua della Libertà o l’esclusiva 5th Avenue. Eppure esistono altri luoghi che ugualmente hanno fatto parte del panorama newyorkese, meno conosciuti, ma che rappresentano un pezzo importante della storia cittadina.

Tra questi luoghi sicuramente è da menzionare la fabbrica dello zucchero Domino. Si trattava di una grande struttura industriale abbandonata, demolita definitivamente nel 2014, e che per anni è stata un elemento caratteristico del paesaggio della città statunitense. Chiunque abbia visitato New York non avrà potuto fare a meno di notare il complesso abbandonato situato sul litorale dell’East River.

La storia della fabbrica inizia circa 150 anni fa, quando il complesso fu aperto nel lontano 1856. A quel tempo la fabbrica Domino era una delle principali installazioni industriali americane ed arrivò a produrre circa la metà dello zucchero fabbricato negli Stati Uniti. Nel 2004 la Domino’s factory fu ufficialmente chiusa in quanto la produzione fu spostata in un altro complesso e da allora diventò una attrazione per tutti gli amanti dei luoghi abbandonati e da brivido. Successivamente la struttura fu acquistata dal gruppo Two Trees per avviare un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che ha visto il sostegno delle autorità cittadina e del sindaco De Blasio. Nel 2014 sono iniziati i primi lavori di demolizione per consentire l’abbattimento della struttura.

Sempre nel 2014, nel mese di Luglio, è stato organizzato, prima della demolizione, un ultimo tour per permettere ai cittadini di New York e ai turisti di visitare quello che per tanti decenni è stato un simbolo non solo economico ma soprattutto un vero e proprio “monumento” industriale della Grande Mela.

Fulvio Mammana