Natale nel mondo: sei stravaganti tradizioni natalizie

Vetrine illuminate, alberi che luccicano dalle finestre delle case, corsa ai regali last minute. Sono alcuni di una serie di elementi che ci suggeriscono che il Natale è alle porte. Qui in Italia, è una festività molto sentita e apprezzata: la regola generale vuole che con il giorno dell’Immacolata – in cui le famiglie si apprestano all’allestimento di alberi e presepi – si entri nel vivo della festa. A Natale ci si riunisce davanti a tavole imbandite di una generosa quantità di squisitezze, i bambini attendono impazienti il momento di scartare i doni di Babbo Natale. Questo, per l’appunto, secondo le tradizioni italiane. Ma, com’è noto, ogni parte del mondo percepisce il Natale in maniera del tutto differente.

Paese che vai, tradizione che trovi.

Nell’Europa dell’est, il Natale assume caratteristiche simili alla festività di Halloween. In Ucraina ad esempio, è comune l’usanza di addobbare l’albero con delle ragnatele.

Questa tradizione affonda le proprie radici in tempi remoti, quando la povertà che metteva in ginocchio le famiglie non permetteva loro di adornare le case con sfarzose decorazioni. Ancora oggi si ricorre alle ragnatele, ma attualmente vengono fabbricate in carta o cristallo.

In Brasile Papai Noel, non arriva con la sua slitta, ma in elicottero e viene accolto poi dalle autorità presso lo stadio Maracanà. Mentre, se in Australia Babbo Natale arriva in surf, in Giamaica si balla fino all’alba per il Junkanoo, una festa che consiste in una sfilata di carri allegorici, dove i partecipanti sfoggiano i propri costumi ed eseguono spettacolari coreografie.

In Svezia, protagonista indiscusso del Natale è senza dubbio Yule Goat, il caprone della mitologia scandinava dalle corna ritorte. Nella cultura dei Paesi scandinavi Babbo Natale è infatti un uomo-capra, e in tutta la Svezia è possibile vedere piccoli ornamenti di paglia a forma di capra appesi sugli alberi di Natale.

Nel Natale ungherese, Santa Claus riveste il ruolo di castigatore, e le vittime da lui identificate sono i bambini cattivi che appaiono sulla sua lista nera. Il suo nome è Krampus, ha le sembianze di un vero demonio e porta con sé catene ed un cesto nel quale imprigionare i bambini particolarmente cattivi. La lista delle più strane ritualità natalizie potrebbe protrarsi ulteriormente, ma ci basta tanto per confrontarci con la preziosa diversità che abita questo mondo, che non riguarda solo le festività, che ogni giorno e con ogni mezzo dovremmo difendere, salvaguardare, affinché niente e nessuno ci renda tutti uguali.

redazione