Maledetto Covid, ha rubato tanti nonni e cari che non saranno mai più presenti al tavolo di Natale

Non ci sono lucine che bastino, addobbi natalizi, alberi e palline colorate, questo è uno dei Natali peggiori che da anni stiamo vivendo. Perchè l’essenza del Natale, il vero spirito Natalizio sta nella famiglia, nell’avere accanto i propri cari, nel vederli,anno dopo anno, riuniti attorno alla propria tavola, con le solite discussioni, le stesse battute, gli stessi ricordi, con la gara del piatto più buono e del regalo più simpatico. I nonni e tanti cari, decimati da questa maledetta pandemia, quest’anno in moltissime case non ci saranno, portati via da un virus spietato. E come se non bastasse, la linea dura del Governo sulle festività natalizie fa esplodere la rabbia di tanti italiani.

L’ipotesi dell’impossibilità di spostarsi, non solo da una regione all’altra ma anche tra comuni limitrofi, ha scatenato l’ira degli utenti sui social, al punto che, su Twitter, sta facendo furore il trending topic #congiuntifuoricomune.

Il divieto di spostamenti da un comune all’altro in occasione delle festività costringerebbe infatti molte persone a restare da sole, senza la possibilità di raggiungere i familiari o i fidanzati non conviventi a Natale, Santo Stefano e Capodanno. Nonni lasciati da soli, perchè nemmeno la badante rinuncia alla sua festa, nonni che si devono ormai abituare ad utilizzare le videochiamate sia per dire addio ai loro cari o per dirgli da lontano e con gli occhi pieni di lacrime un mesto “buon Natale”.

«Si può andare all’estero, ma non da una regione o da un comune all’altro. Però negozi e centri commerciali sono aperti, possiamo andare tranquillamente ad assembrarci ma guai a voler passare le feste di Natale con la famiglia» – insorgono alcuni utenti – «Tutto questo non ha senso: ci sono comuni con tre milioni di persone e comuni limitrofi con mille abitanti. E ci sono famiglie con figli unici, che vivono a 10 chilometri di distanza, e che dovranno restare da soli perché residenti in comuni diversi. Però potrebbero andare in un ristorante con 100 estranei».

Alessandra Filippello