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Nel cuore di Madrid e dintorni: la guida

Se c’è una cosa su cui concordano tutti i viaggiatori che hanno esplorato Madrid è la cordialità dei suoi abitanti verso gli stranieri, fattore che la rende la città più cosmopolita di tutta Spagna. Un luogo dove tutti si sentono a casa e dove si ha voglia di rimanere: da qui l’essenza del detto madrileno “da Madrid al cielo”.

Una città vitale, accogliente ma dalla grande personalità, complice un ricchissimo patrimonio artistico e culturale, ma al contempo dall’atmosfera tipicamente ispanica per cui la vita va presa una cerveza alla volta.

Tra una siesta al Parco del Retiro e un quadro di Picasso al museo Reìna Sofia, ecco una breve guida per 3 giorni a Madrid con escursione – più che meritevole – fuori porta in giornata.

Giorno 1: a naso in sù tra i palazzi madrileni, Museo del Prado e flamenco

Partiamo da Plaza Mayor, la piazza dove più si respira tutta la storia di Madrid. Casa de la Panaderia è il più importante palazzo che abbraccia la piazza e deve il suo nome al fatto che un tempo era la sede in cui veniva fissato il prezzo del pane. Non a caso, un tempo era questa la piazza sede del più importante mercato cittadino. Sempre in questo spazio troviamo anche il famoso Tribunale dell’Inquisizione dove si disputava la corrida.

Dopo una buona colazione a base di churros – che ricordiamo, nascono per essere mangiati a colazione e non per dessert o merenda! – intinti rigorosamente nella cioccolata calda seduti in uno dei cafès storici di Madrid, Chocolaterìa San Ginès, appena a 2 passi dietro alla piazza, troveremo la carica giusta per fare il pieno di storia dell’arte.

Ci dirigiamo quindi nel tempio sacro delle arti, il Museo del Prado: un luogo che non ha bisogno di troppe presentazioni nemmeno per i non appassionati. Con la sua collezione di 8.600 quadri e oltre 700 sculture, oltre a una vasta offerta di artisti spagnoli, troviamo moltissimi grandi nomi italiani quali Caravaggio, Correggio, Mantegna, Raffaello e molti altri ancora.

Il museo è molto grande per cui è meglio organizzare la visita preventivamente e acquistando in anticipo i biglietti per evitare code.

l Museo del Prado, insieme al Museo Thyssen-Bornemisza e al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, formano il Triangolo d’oro dell’arte di Madrid, iscritto nella Lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 2021.

Per il pranzo, se la giornata lo permette, l’ideale è sfruttare l’immenso parco cittadino, Parco del Retiro.

Con i suoi 125 ettari e gli oltre 15.000 alberi, il parco è una preziosa oasi verde nel centro di Madrid ma anchee un luogo di cultura, svago e attività sportive. Si può noleggiare una barchetta nell’Estanque Grande (lago grande) o visitare il Palacio de Velázquez e il Palacio de Cristal, entrambi attualmente utilizzati come sale espositive ma spesso chiusi al pubblico. Se vi piace pedalare, qui potete affittare una bicicletta e scorrazzare per il parco, oppure scattare qualche suggestiva foto ne La Rosaleda, il roseto. In questo microcosmo, non perdetevi l’albero più antico del Retiro, un  ulivo secolare di 627 anni, piantato in uno dei prati vicino all’ingresso della Puerta del Ángel Caído.

Calata la notte, è ora di scintillare: un’esperienza assolutamente da fare è assistere ad uno spettacolo di flamenco.

Il flamenco è una danza è un’espressione artistica popolare di grande tradizione, iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Molto più che una danza, unisce anche il canto e l’accompagnamento musicale, oltre ad una grande gestualità e mimica facciale che strizza l’occhio al teatro. Questa antica arte affonda le sue origini soprattutto in Andalusia e in altre regioni come Murcia ed Estremadura Costituisce ed è un autentico segno di identità di numerose comunità, come l’etnia gitana.

Si trasmette di generazione in generazione attraverso dinastie di artisti, famiglie, circoli di flamenco, scuole e “tablaos” (locali, palchi) di flamenco. Esistono numerosi tablaos a Madrid, anche di antica origine, dove godere di questo spettacolo.

Vi proponiamo qui due tablaos per assistere ad uno spettacolo di flamenco per 2 esperienze molto diverse tra loro ma altrettanto emozionanti.

Tablao de Flamenco 1911

‘La catedral del flamenco en Madrid’: la cattedrale del flamenco, così di definisce Tablao de Flamenco 1911.

tablao de flamenco 1911

Come dice il nome stesso, è stato fondato nel 1911 ma con il nome di “Villa Rosa” ed è il più antico del mondo. La sua storia, oltre ad essere lunga, è ricca di interesse e da sempre è legata al flamenco e alla cultura popolare. Varcando la soglia, si respira l’aria di un’epoca mai vissuta: le pareti sono ricoperte di mosaici e di dipinti su piastrelle con scene di flamenco e corrida mentre il soffitto a cassettoni è sorretto da grandi colonne. L’atmosfera è austera ma accogliente, raccolta, come un abbraccio segreto tra pochi fortunati. Sorseggiando una sangria e qualche tapas, sarete letteralmente rapiti dal ritmo incalzante della musica e dei caratteristici tacchi sul pavimento, ammaliati dai colorati abiti delle danzatrici e dei danzatori e stregati dalle voci acute e crude come la terra madre di questa danza.

L’ospitalità qui è di casa: ogni ospite viene coccolato per tutta la durata dello spettacolo, in modo discreto per non interrompere la visione.

Un’esperienza senza eguali che vi farà ballare fino a notte fonda. QUI puoi selezionare la postazione che preferisci e l’orario che preferisci (ci sono 2/3 spettacoli al giorno).

Teatro Flamenco Madrid

Il Teatro Flamenco Madrid è il primo teatro di flamenco al mondo dedicato esclusivamente a quest’arte universale. Nasce nel 2017 ma la sua fama riunisce giovani talenti e artisti affermati in concerti, spettacoli ed “Emociones”, lo spettacolo quotidiano di danza, canto e chitarra che presenta un cast di artisti di alto livello che cambia ogni settimana.

teatro flamenco Madrid

Assistere a questo spettacolo è un vero e proprio privilegio: la scenografia è protagonista e gli effetti di luci e ombre, complice l’atmosfera soft lume di candela, rendono lo show una vera esperienza da cui non riuscirete a staccare gli occhi per tutta la durata. Tra una cerveza e qualche snack , il teatro nel cuore del quartiere Malasaña, gli artisti di altissimo livello vi faranno appassionare ed emozionare a suon in nacchere.

QUI potete scegliere il biglietto tra GENERALE (welcome drink incluso) PROMO e VIP ( Accesso prioritario evitando file d’attesa. Servizio guardaroba. Meet & Greet: incontra i nostri artisti alla fine dello spettacolo. Welcome drink incluso. Servizio bevande durante lo spettacolo. )

Giorno 2: Reina Sòfia, mercato e bocadillo

La giornata inizia a pane e… arte moderna e contemporanea.

Il Museo Nacional centro de arte Reina Sofìa situato lungo il Paseo del Arte, è un ospita un’importante collezione di arte moderna e contemporanea spagnola riconosciuta a livello internazionale. Qui sono esposte opere di Dalí, Miró e Juan Gris, oltre al quadro simbolo del museo, il Guernica

Il quadro, immenso, occupa da solo un’intera parete e merita di essere visto almeno una volta nella vita perché è uno dei dipinti più importanti del pittore e scultore di Malaga, Pablo Picasso. Un inno straziato al dolore delle vittime del bombardamento di Guernica del 27 aprile 1937, durante la guerra civile spagnola.

Per quanto riguarda gli esterni, colpisce la modernità di questi edifici: infatti, nel giugno 2005 è stato ampliato ed hanno inaugurato il complesso del Nouvel Building, che comprende due grandi spazi espositivi, una biblioteca e centro di documentazione, libreria, laboratori, caffetteria-ristorante, sala protocollo e due auditorium.

La visita occuperà sicuramente tutta la mattinata, quindi, ora sarà ora di pranzo: potete recarvi al caratteristico mercato de San Miguel, un tripudio di profumi e colori che evocano la Spagna, quella più verace. Qui potete pranzare con tapas e jamon, il prosciutto crudo più famoso del paese, ma anche molto altro. Occhio ai prezzi, il mercato è molto frequentato dai turisti!

mercato de san Miguel Madrid

Se siete così fortunati da essere in città di domenica, non dimenticate di passare per El Rastro, il mercato cittadino più grande della città. Tra pezzi vintage, artigianato e antiquariato, impossibile uscirne a mani vuote.

Se invece vi trovate a Madrid il primo mercoledì del mese, fatevi trovare a Palazzo Reale per assistere al cambio della guardia. Palacio Real è un luogo molto importante per la città perché storicamente vi soggiornavano i reali; il fatto che le teste coronate di Spagna non risiedano più qui è un dettaglio secondario. Il Palazzo resta nell’immaginario collettivo la residenza reale e merita una visita, anche se parziale ( 3000 e passa sono le stanze che lo compongono!), anche per un’occhiata alla Galleria di Pittura con le opere di Velasquez, Goya, Caravaggio e Tiepolo.

Se avete ancora fame d’arte, da non perdere è sicuramente il Museo Thyssen-Bornemisza a palazzo di Villahermosa, a pochi passi dal museo del Prado. Il suo nome è dovuto alla famiglia del magnate tedesco–ungherese dell’acciaio Thyssen-Bornemisza, collezionisti d’arte che hanno messo insieme questo grande tesoro, oggi fruibile da chiunque al centro della capitale spagnola. Oltre a tanti italiani quali Caravaggio, Tiepolo, Tiziano, meritano particolare attenzione le opere di Edward Hopper, esponente del realismo americano di eccezionale carisma.

Finiamo la giornata in bellezza e bontà: non si può andare via da Madrid senza aver provato il bocadillo de calamares, cioè un panino di calamari.

Perché nel centro della Spagna a ben 350 km dalla costa un piatto tipico siano i calamari? Le possibilità sono varie ma la verità e che non lo sa nessuno.

Il bocadillo de calamares è un panino lungo, tipo baguettes  con molta mollicae, ripieno di calamari fritti. Questi calamari prima di essere fritti vengono tagliati a forma di anelli, con uno spessore di circa 1 cm, e impanati in farina e lievito e fritti in olio di oliva. Questo panino è così tipico che è possibile mangiarlo in qualsiasi bar della città, ma per andare sul sicuro scegliete il bar El Brillante (Plaza Emperador Carlos V) che dal 1961 prepara questa prelibatezza ancor prima che si chiamasse street food, oppure un altro storico bar, La Campana.

Giorno 3: gita fuori porta a Toledo

Toledo dista circa 70 km dalla capitale ed è facilmente raggiungibile in macchina, ma le alternative ci sono anche usufruendo dei mezzo pubblici.

Il modo più rapido e semplice per raggiungere Toledo da Madrid è prendere il treno ad alta velocità della RENFE, la compagnia ferroviaria spagnola. I treni partono ogni mezz’ora ma si consiglia di munirsi dei biglietti in anticipo perché sono sempre molto affollati, soprattutto durante il fine settimana.

Il treno parte dalla stazione di Atocha di Madrid e in  soli 33 minuti sarete nella ex capitale di Spagna. Se sceglierai questa modalità, recati in stazione con un pò di anticipo per soffermarti nella parte vecchia della stazione: qui è presente un centro commerciale e ricreativo nel quale è stato installato un giardino tropicale che ospita 7.000 piante di 400 diverse specie.

Un’altra opzione, più economica, è andare in autobus. Il servizio è fornito dalla compagnia ALSA e gli autobus partono dall’Intercambiador de la Plaza Elíptica e la durata del viaggio è di un’ora.

Una volta arrivati a destinazione, è possibile raggiungere a piedi il centro storico a piedi, passando sul fiume Tago, il fiume più lungo della penisola iberica e iniziare a scoprire le meraviglie di questa città.

Toledo Madrid

Forse non tutti sanno che Toledo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dall’UNESCO ed è la ex capitale della Spagna prima che lo diventasse Madrid; è arroccata su un altopiano e circondata dal fiume Tago, una antica fortezza controllabile a 360 gradi. Non a caso, Toledo è una città di antichissime origini ed ha sempre svolto un ruolo cruciale nella storia della nazione. Viene chiamata ‘la città delle tre culture’ per gli splendidi edifici di culto delle tre principali religioni, risultato della convivenza pacifica delle comunità cristiana, araba ed ebraica. Questa aura pervade tutte le vie del centro, disseminate di moschee, cappelle cristiane e sinagoghe che coesistono in perfetta simbiosi.

Si potrebbe spendere tutta giornata intera soltanto visitando gli istituti religiosi, altrimenti concentrandovi sui 3 più bei edifici religiosi di Toledo – una per religione.

La Cattedrale di Toledo è un capolavoro di arte gotica e viene inserita tra le 10 più belle cattedrali di Spagna ed è sicuramente una delle più belle d’Europa.

La Sinagoga del Transito è la più bella delle due sinagoghe in stile mudejar di Toledo e risale al 1355, costruita per concessione speciale di re Pedro I.

La Moschea del Cristo della Luce fu costruita alla fine del X secolo sul modello della moschea di Cordova e poi convertita in chiesa cattolica.

Ultimo ma non per importanza, il Monastero di San Juan de los Reyes, nel cuore del quartiere ebraico. Fu costruito -provocatoriamente – dai re cattolici Isabella e Fernando per affermare la supremazia della loro fede. L’imponente monastero quattrocentesco si erige su due livelli ed è riccamente decorato in stile gotico e mudéjar.  Al centro spicca uno splendido chiostro che ospita un ricco giardino con alberi d’arancio e rose.

Per una breve pausa in attesa del tramonto, c’è calle Alfileritos, una via ricca di bar e ristoranti in cui sedere e rilassarci. Gran parte delle strutture sono antiche case toledane o palazzi con vari piani che sono stati ristrutturati cercando di conservare gli elementi decorativi più caratteristici. Tra i piatti ci sono cocido, carcamusas, penice, cervo e vini rigorosamente DOC della zona.

Per finire, al tramonto, goditi una spettacolare vista sulla città dai vari punti panoramici facilmente accessibili dal centro: puoi immortalare il fascino di Toledo dal ponte medievale Puente de San Martin e poi accedere al Mirador del Valle, uno dei punti più spettacoli dove scattare suggestive fotografie del panorama sulla città.

Lucrezia Vardanega