L’italiano è in via d’estinzione: Zanichelli diventa crocerossina!

Non si parla più la lingua italiana come Dante Alighieri ci ha insegnato. È questa la verità più sconcertante del 2019. Parliamo una lingua che si è abbruttita con neologismi, inglesismi e modi di dire che son ben lontani dalle note tradizioni culturali e identitarie.

Parlare una lingua, infatti, sentendola propria è soprattutto una questione di identità e di riconoscersi appartenente a quella nazione che ha una storia, degli usi e dei costumi. Con l’avvento della globalizzazione e dell’uso smodato della tecnologia, tutto corre lungo l’unica e sola necessità di parlare come moda richiede. Il grande svantaggio è che per favorire il nostro inserimento nel mondo che ci vuole edotti e compresi da tutti, abbiamo vituperato la lingua italiana, anche selvaggiamente.

Ciò ha comportato che alcune parole sono in via d’estinzione come i panda o la tigre bianca perché oramai desuete, molto auliche e lontane dalla quotidianità lavorativa o personale di ognuno di noi.

Di fronte a tale condizione, Zanichelli, la casa editrice nata nel 1859 dall’omonimo libraio modenese, ha avuto un’idea: diventare crocerossina quindi far propria la causa e salvare la lingua italiana o quantomeno le parole perdute.

Proprio per questo, nell’edizione 2020 dello storico vocabolario, vi è presente il simbolo grafico di un fiorellino accanto ad ogni parola considerata oggi in via d’estinzione cioè non più utilizzata nella lingua parlata, durante l’attività lavorativa o nel comunicare sui social.

Per fare un esempio, ci si riferisce a parole come: adombrarsi, avvezzo, foriero, florilegio, icastico, irretire, ondivago, orpello, recalcitrare, pusillanime e salamelecco. Per l’esattezza, secondo Zanichelli sono ben 3.126!

Ma le iniziative della casa editrice non son finite qui. Infatti, Zanichelli ha lanciato l’iniziativa #paroledasalvare e sarà presente nelle città italiane quali Bologna, Firenze, Bari e Palermo.

In ogni appuntamento sarà adibita #AreaZ ossia una zona a “lessico illimitato” in cui ogni partecipante potrà scegliere una parola e prendersene cura. Dentro l’AreaZ, un grande vocabolario dotato di monitor touch screen proporrà a rotazione 5 delle 3126 parole a rischio. Ogni partecipante sceglierà una parola e la posterà sui social facendosene così ambasciatore e portatore nel mondo attraverso lo sdoganamento e la divulgazione.

“L’impoverimento del lessico comporta spesso un impoverimento del pensiero, del ragionamento e della capacità di comunicare, quindi di essere in relazione con l’altro”, spiegano gli organizzatori, andando al cuore di un problema oggi sottovalutato. “Ampliare il proprio lessico non significa pavoneggiarsi o peggio assumere toni snobistici, ma significa arricchire gli strumenti a disposizione per sviluppare la propria personalità e migliorare la propria capacità di comprensione. L’iniziativa di Zanichelli ha anche una valenza didattica: il riferimento all’etimologia di queste parole costituisce spesso uno spunto ricco e produttivo. Il progetto #paroledasalvare coinvolgerà anche alcune scuole delle città in cui il tour farà tappa”.

Siate ambasciatori della lingua italiana, ve lo chiede Zanichelli!

Sandy Sciuto