Le 5 fasi della singletudine

Vi siete mai chiesti quali sono le fasi della singletudine?

Eccovele…

FASE UNO:

Bridget Jones. è la prima fase, quella in cui gli uomini sono tutti stronzi e le femmine tutte puttane, quella in cui piangiamo con qualsiasi film, quella in cui beviamo smodatamente, quella in cui ci infiliamo in improbabili mise per attirare la sua attenzione, quella in cui ascoltiamo Radio Italia anni ’60 sperando che metta “Se adesso te ne vai” perchè non abbiamo il coraggio di metterla di nostra spontanea volontà ma se passa per radio la cantiamo a squarcia gola pensando pure “Marò Massimo di Cataldo e che pezzaccio!”. Questa è la fase in cui i sensi sono alterati. E se uno ci chiede “come stai?” rispondiamo “bene” mentendo o forse perchè, come dicono in Pretty Little Liars “Se quando ci si incontra per strada ci si dicesse davvero come si sta, le strade sarebbero rigonfie di lacrime”. E sì, vi ho citato un telefilm che molti di voi riterrano patetico (ma lo guardiamo), perchè è così che siete, miei cari fase uno e presto lo penserete anche voi di voi stessi.

FASE DUE:

Pretty woman. Detta anche il corpo è mio e tutto lo do vio. Questa è la fase in cui le reazioni possibili sono due ma il risultato è lo stesso. Reazione uno: mi ha mollato/ sono single vado un po’ con chi capita, mi diverto, yeah avevo rimosso com’era bello fare del sesso senza amore, yeah so troppo figo/a me la/lo danno tutti/e. Reazione due: ho bisogno di coccole e dolcezza vado svariate volte con la stessa persona tanto per. Il risultato non cambia, state facendo una cosa inutile. Che voi siate donne o uomini state sprecando del tempo e delle energie. Tempo che potreste passare a fare cose più interessanti e il vostro obiettivo raggiunto lo avreste potuto raggiungere da soli nella metà del tempo e senza spendere soldi di estetista e/o di cene offerte. Questa fase termina nella realizzazione che quella non è la persona che cercavate e/o che le malattie veneree sono più diffuse di ciò che pensavate.

FASE TRE:

Yes man. Sopravvissuti alla fase due vi lanciate nella fase tre; avete bisogno di del tempo per voi e così…iniziate a dire di sì a qualsiasi cosa…lancio col parcadute? Perchè no! Corso di chitarra? Ma sì dai, cos’ho da fare il lunedì? Sì ok non ho mai saputo suonare neanche il triangolo ma tutto si impara! E il martedì? Arrampicata sportiva…è vero ho le vertigini anche a salire su una sedia ma sto cercando me stesso. E dove cazzo è te stesso? nascosto sul ripiano alto della libreria, fammi capire…in questa fase ci si spaccia per ricercatori della pietra azzurra, si millanta di aver trovato la propria stabilità, ci si pavoneggia del quantitativo di cose che si può fare da single. Ma nel frattempo se stesso si allontana, coperto dal se stesso di ogni situazione e si nasconde nei sogni, unico momento in cui siete tranquilli. Lo diceva anche il Quelo..la risposta è dentro di voi…che però è sbagliata.

FASE QUATTRO:

Into the wild. La fase tre non si interrompe perchè avete capito che così non si trova se stessi ma perchè per un nanosecondo avete pensato che una persona potesse piacervi e questo vi ha terrorizzato. Ma no, non normale paura da oddio forse mi piace, che faccio sbatto gli occhi? (non faccio anche la versione maschile perchè ormai li masculi sbattono gli occhi più delle femmine). No, la paura che vi attanaglia è un’altra: e se mi dovesse davvero piacere qualcuno? Sarei così sciocco da farmi portare via di nuovo il milione di cose che compongono il mio essere? No, io voglio provare tutto prima di essere così vecchio da incontrare il vero amore! E senza tutte le cose con cui ho riempito la vita io chi sono? Ma allora no?! Non mi sono trovato! Insomma è la fase in cui le pippe si buttano. In questa fase si diventa introspettivi, si parla con se stessi, si parla con gli amici. Per la prima volta ci si scompone (anche se ho recentemente scoperto che se le donne si autoanalizzano a vicenda fino all’unghia del mignolino del piede sinistro, per gli uomini parlare è sinonimo di bere birra) ma non vi assicuro il risultato nella ricomposizione. Nel frattempo ci si aliena, soli, spesso si scrive un diario, bigliettini, appunti. Vi ricorderei, però, che nonostante fosse un bellissimo film, il ricordo che si ha del protagonista è che a una certa poteva tornare alla civiltà e che è morto da coglione. E questo nonostante fosse figo…

FASE CINQUE:

Amori & incantesimi. Nella fase cinque siamo malati terminali. Ci guardiamo intorno guardinghi. Ormai è talmente tanto tempo che siamo soli con noi stessi che ci amiamo e abbiamo scoperto chi siamo. Già ma ora il difficile è farlo capire agli altri…alcuni, come me, vanno in ansia, parlano a sproposito, sudano, danno di sé un’immagine non corrispondente alla realtà, altri ci provano ma con serietà con differenti tipologie di persone, altri ancora aspettano il principe azzurro. E in questa fase si scarta…quello ha le orecchie grandi…quello l’asciugamano sulla testa…quello ha i denti strani….quello non è abbastanza uomo….E come in un meccanismo di difesa recitiamo il nostro mantra “Mi innamorerò solo di un uomo con un occhio azzurro e uno verde, che sappia girare le frittelle al volo, che sappia andare a cavallo al contrario”…e quello che ci aspettiamo è solo di incontrare qualcuno che sappia cosa sta succedendo e al primo segno di squilibrio ci blocchi e ci dica solo “Ok fase cinque, questa non sei tu, hai solo paura di ricadere nella fase 1 e sarebbe un circolo vizioso, i loop dopo un po’ rompono.”….che abbia un occhio azzurro e uno verde….

Non sarebbe meglio se girassimo col nostro numero?

redazione