L’autoerotismo? Migliora la salute e accresce l’autostima

Sono trascorsi trentacinque anni dall’uscita del famoso rapporto Hite, pubblicato in Italia nel 1977 e frutto della tesi di laurea della dottoressa americana Shere Hite, che aveva affrontato apertamente il tema della sessualità femminile, parlando di masturbazione, orgasmo, lesbismo…una vera pioniera nel suo campo!
Nonostante da allora molta acqua sia passata sotto i ponti – e di sessualità si parli ormai tanto anche nella cattolicissima Italia – l’argomento “donne e autoerotismo” resta delicato e spesso considerato un tabù, ben di più dell’equivalente maschile. Per gli uomini la masturbazione resta infatti una pratica quasi goliardica, che molti ammettono spudoratamente, senza sentirsi nemmeno un po’ a disagio. E allora perchè dovremmo essere da meno? In realtà l’autoerotismo è per entrambi i sessi una sorta di training sessuale che permette di scoprire il proprio corpo e le sue reazioni, imparando a focalizzare le sensazioni piacevoli che la sessualità può regalare. Importante a maggior ragione se si parla di sessualità femminile, molto più nascosta e sfaccettata di quella maschile, è una pratica universale nell’adolescenza, ma non è detto che venga abbandonata con l’inizio di una vita sessuale “adulta”. Secondo i dati forniti dal National Survey of Sexual Health and Behaviour l’85% delle ragazze tra i 25 e i 29 anni – quindi ormai donne adulte – pratica e apprezza l’autoerotismo; i dati concordano per eccesso con quanto emerso anche da un sondaggio condotto da Cosmopolitan, un magazine che da sempre concede grande spazio ai vari aspetti della vita sessuale.
Molto più restie in genere a parlare di sesso, e ancora di più di autoerotismo, solo il 63% delle donne italiane intervistate ha ammesso di concedersi questo innocente “vizio” , ma si presume che il dato sia fortemente inferiore alla realtà.
Del resto, lo conferma il sempre maggiore incremento nelle vendite e nella diffusione dei sex-toy, destinati all’uso di coppia ma anche e soprattutto al sesso solitario, una volta tanto vissuto in modo più ludico e senza sensi di colpa.
Rilassante e autogratificatorio, l’autoerotismo al femminile può rappresentare un complemento importante in un rapporto a due un po’ spento, ma anche semplicemente costituire un piacevole appuntamento della donna con il suo corpo, quando, chiuse le porte e abbassate le luci, ci si può occupare finalmente solo di se stesse.
Ora, però, abbiamo un motivo in più per concederci questo innocuo e divertente passatempo, perchè la ricerca medica ha scoperto che l’orgasmo derivante da masturbazione rappresenta una sorta di benefico “meccanismo di eliminazione” per i batteri eventualmente presenti nell’apparato genito-urinario, contribuendo ad allontanare il rischio di infezioni.
Con cento orgasmi all’anno pare si possa vivere fino a 8 anni in più e poco importa se gli orgasmi in questione sono frutto di un rapporto a due o del piacere solitario. Inoltre, la reazione orgasmica scatena una benefica cascata ormonale, che aiuta a mantenere sex-appeal e quel “profumo di donna” che attrae irresistibilmente gli uomini.
redazione