La strada più spaventosa del New Jersey

Il New Jersey è uno degli stati americani più ricco di leggende e di creature misteriose: le più famose sono il Diavolo del Jersey e il Bigfoot, ma ne esistono molti altri meno famosi come il serpente marino di Sandy Hook, la squalo mangia-uomini, gli uccelli del vento, ecc.

C’è però una strada lungo la quale sembrano concentrarsi decine di fenomeni paranormali, oltre purtroppo ad episodi macabri e sanguinari. Il nome rende bene l’idea: si tratta della Shades of Death Road. Se volessimo riassumere in concetto in una riga potremmo dire che la Shades of Death Road è un luogo dove un tempo le morti erano giornaliere e dove oggi camminano strane creature, vive e morte.

Questa strada è lunga circa 7 km e corre nella contea di Warren costeggiata dalla rigogliosa Jenny Jump State Forest. Le parole “Shades of Death” sono azzeccate per diversi aspetti: innanzi tutto qui i coloni massacrarono centinaia di indiani Lenape che vivevano ai bordi della foresta; due secoli più tardi l’intera zona venne usata come fossa comune per i malati delle varie epidemie e la gente veniva seppellita ovunque nei campi e lungo la strada; se questo non bastasse le morti il secolo scorso avvenivano spesso anche per conflitti di malavita e per efferati omicidi.

Negli anni ’80 un abitante della zona venne trovato in mezzo alla strada con la testa fracassata: era stato massacrato per pochi spiccioli; qualche anno dopo una donna del luogo per un banale litigio uccise con decine di pugnalate il marito, lo decapitò e seppellì il corpo fatto a pezzi sui lati opposti della strada. Negli anni ’90 un uomo locale con il nome di Bill Cummins fu ucciso con diversi colpi da fuoco e il suo corpo seppellito nella canalina che costeggia la strada. Potrei andare ancora avanti, ma credo di aver reso l’idea, e tutto questo escludendo le morti negli incidenti stradali, che qui specialmente in inverno sono molti anche a causa di un’insufficiente illuminazione e un asfalto non proprio eccellente.

Bene, abbiamo capito il motivo delle morti; ora resta da capire cosa ancora “abiti” la Shades of Death Road. Le leggende dicono che gli alberi bassi della Jenny Jump Forest venivano spesso utilizzati per creare feticci e croci a tarda notte (un po’ come nel film della strega di Blair) e che ancora oggi appaiano fantasmi di persone impiccate agli alberi o parti di corpi umani affisse ai tronchi in ricordo dei molti sacrifici umani delle sette sataniche che qui si ritrovano spesso.

Molti affermano che nei campi a lato della strada non è raro vedere fiaccole e misteriose figure incappucciate che praticano cerimonie magiche e bizzarre; c’è chi sospetta pratiche di sacrifici umani e animali e a dimostrazione di ciò in alcuni periodi dell’anno vengono trovate carcasse ai lati della strada (per fortuna solo animali).

C’è poi chi parla di un passaggio stretto di non più di 100 m in cui la Shades of Death si immerge quasi nella boscaglia; è conosciuto come “Hollow Haunted” e in molti hanno riferito di aver visto figure evanescenti che vagano lungo la strada di notte e che svaniscono quando ci si avvicina.

Non molto lontano da Haunted Hollow c’è il Ghost Lake, dove i conducenti spesso raccontano di vedere i personaggi spettrali che camminano sulla superficie dell’acqua: si crede che siano gli spiriti dei nativi americani uccisi dai coloni e gettati nel lago.

Ma una delle storie più conosciute riguardo la Shades of Death Road è quella della casa abbandonata nei boschi. Secondo i locali si tratterebbe di una casa poco distante dal Ghost Lake, che di giorno si può vedere a malapena perché ormai fatiscente e ricoperta dal verde; di notte invece sarebbe più facile trovarla perché stregherebbe chiunque sia nei paraggi costringendolo a raggiungerla e ad entrarci. Uno dei testimoni che è stato nella casa parla di una costruzione fatiscente a due piani con finestre rotte, le pareti piene di buchi e pavimenti pericolanti. In uno degli angoli al piano terra della casa ci sarebbe un vecchio pianoforte distrutto che però emetterebbe dei suoni come se qualcuno sbattesse qualcosa sui tasti. Al suo interno si sentirebbero anche sussurri e pianti e si vedrebbero ombre inquietanti lungo le pareti.

Ma oltre alle leggende e a dubbie testimonianze ci sono anche stranezze storiche lungo la Shades of Death Road: nel 1918 un gruppo di archeologi scoprì quello che è stato soprannominato il “Fairy Hole”, una piccola grotta all’interno di una vicina parete rocciosa nella quale vennero scoperti oggetti appartenenti alla tribù Lenape locale. La grotta si trova così vicino a numerosi siti di sepoltura dei nativi americani che molti degli archeologi ritengono che una volta fosse un luogo sacro. Non è raro che i molti esploratori della grotta riportino sussurri, mormorii e scritte che appaiono e scompaiono lungo le pareti nella lingua madre di Lenape.

Capirete anche voi che una strada del genere non possa passare inosservata: oggi è meta di molto gruppi di curiosi e ghost hunters e tempo fa ci fu anche un’indagine di Jack Osbourne, protagonista del programma TV “Haunted Highway”. Come al solito consiglio di prendere le “sensazionali scoperte” di questi gruppi a scopo di lucro con un po’ di “grano salis”, tuttavia tra i molti fenomeni riscontrati dal team ci fu una strana ed inquietante fotografia che vi riporto, che sembrerebbe autentica e riprenderebbe una figura solitaria e spettrale nel bosco lungo la strada.

Un po’ per le leggende, un po’ le tantissime morti avvenute in zona, un po’ per il discusso materiale che ogni anno i ghost hunters portano a testimonianza, la Shades of Death Road oggi risulta una delle più spaventose d’America e pare proprio che sia molto meno tranquilla di quanto appaia in realtà.

redazione