La solitudine dei numeri pochi

Forse non ve ne sarete accorti, ma i social network ormai dominano le nostre vite. In un modo o nell’altro ognuno di noi è stato condizionato a scegliere in base a ciò che accade nel mondo virtuale di Facebook o Instagram.

Inutile continuare a lagnarci circa il fatto che ormai conti più apparire che essere, perché è stato già appurato. Quello che ci sorprende piuttosto, è una scoperta decisamente inaspettata: i gruppi di scambio dei like. Tutto è nato dalla segnalazione di uno di questi gruppi da parte di un nostro lettore. Ci siamo quindi iscritti con un nostro utente per cercare di capire come funzioni questo mondo e ciò che abbiamo scoperto ci ha lasciati di stucco.

Secondo una ricerca americana un “like” sui social network vale circa 174 dollari perché, appunto, un follower è più disposto a comprare prodotti della pagina che segue sui social. Questo ritorno economico ha spinto diverse aziende a creare dei gruppi per scambiare i “Mi piace” al fine di fare crescere la popolarità della propria pagina: una strategia vincente nel mondo 2.0. Un vero e proprio marketing per la promozione di sé e della propria pagina. In questi gruppi tuttavia il senso principale è stato travisato da una miriade di giovani che si barattano i like tra di loro. Le regole di questi gruppi sono abbastanza rigide, esiste un codice di comportamento che si deve rispettare se si vuole continuare ad usufruire di questo servizio social, ad esempio invitare un tot di amici per poter entrare e mettere il like alle pagine degli amministratori del gruppo, con annesso commento che lo attesta.

Le richieste sono delle più disparate dal mi piace sulla pagina, al like nella foto del profilo con o senza commento. Ne abbiamo seguiti diversi ed abbiamo trovato foto del profilo con 800 mi piace, status banali con un numero di like davvero sbalorditivo ed il chiaro senso di tristezza che ci mostra il timore dei giovani che si svendono mendicando una falsa popolarità

Poco importa che sia una foto con la fidanzata, la sponsorizzazione di una pagina di gioielli o la foto della tua defunta nonna, l’unica cosa che si chiede al mondo dei social network è di essere notati ed apparire ai propri amici virtuali dei vincenti. L’amarezza che questo fenomeno suscita è grande, ormai sembra proprio che il successo personale sia legato a doppio filo da un contatore, più è alto il numero e più il proprio ego si gratifica ed il fatto che esista un “mercato dei like” supera davvero ogni limite dell’immaginazione.

redazione