La scienza ha parlato: le nuvole di Urano sanno di scoregge!

Verso l’infinito …. e oltre“, diceva Buzz Lightyear in “Toy Story”, l’astronauta giocattolo protagonista della serie cinematografica d’animazione firmato Pixar. Espressione ormai entrata nella cultura universale per spiegare qualcosa che non ha limiti in estensione, quantità e durata. Proprio come l’universo, di cui non se ne conosce la fine, nonostante le tante ricerche di studiosi e scienziati di tutto il Mondo. Ogni giorno ne conosciamo un pezzetto in più: un pianeta, un asteroide, una cometa. E le scoperte riguardano anche ciò che già conosciamo, o meglio, pensiamo di conoscere. L’ultima, in ordine cronologico, riguarda Urano e le sue nuvole, che, pare, avrebbero un’odore simile a quello della flatulenza o alle uova marce.

URANO: IL PIANETA DALLA NUVOLE “FLAUTOLENTE”

Secondo uno studio apparso sulla rivista specialistica “Nature Astronomy”, infatti, sembrerebbe che le nuvole di Urano abbiano un odore non proprio gradevole. A fare la scoperta il professore Patrick Irwin, docente di fisica planetaria all’Università di Oxford, grazie ad uno studio sulla composizione delle nuvole di Urano. Lo scienziato ha spiegato che con ogni probabilità il naso umano paragonerebbe l’odore pungente della sua atmosfera a quello di una “puzzetta”. Il motivo è molto semplice: le nuvole di Urano contengono acido solfidrico,  responsabile degli odori sgradevoli che accompagnano scoregge e uova marce. Utilizzando il telescopio “Gemini North” sul Mauna Kea delle Hawaii, Irwin ha iniziato a sezionare la luce infrarossa dal pianeta per identificare la natura delle nuvole. Altri avevano teorizzato che l’idrogeno solforato fosse presente nell’atmosfera del pianeta, ma nessuno era mai riuscito a confermarlo.

URANO: IL GRANDE GIGANTE GHIACCIATO

Olfatto a parte, lo studio è stato progettato per comprendere meglio come si sono formati i pianeti nel nostro sistema solare. La ricerca suggerisce che i pianeti ghiacciati come Urano e Nettuno, che si sono formati sul bordo esterno del sistema solare, hanno raccolto una forma solida di idrogeno solforato mentre si formava la massa. Settimo pianeta del Sistema solare dopo Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno, Urano viene, infatti, classificato come gigante ghiacciato a causa dei principali composti presenti nella sua atmosfera, ovvero acqua, ammoniaca e metano, che sono più pesanti dei gas e più leggeri di “rocce” e “metalli”. La caratteristica più curiosa di Urano risiede nel suo asse di rotazione, che è inclinato di 98° sul piano dell’orbita, ad angolo retto. La temperatura della sua atmosfera è molto bassa, trovandosi a 3.000 milioni di chilometri dal Sole, distanza che lo rende particolarmente complicato da raggiungere. Scoperto in tempi piuttosto recenti (per l’esattezza il 13 marzo 1781) fino ad oggi è stato sorvolato solo dalla sonda “Voyager 2”. È grazie a questa missione che abbiamo raccolto larghissima parte delle informazioni a cui, oggi, si aggiungono anche quelle del professore Irwin.

Catiuscia Polzella