La foto dell’infermiera stremata dalla battaglia contro il coronavirus ci deve fare riflettere

Sono le 6 del mattino all’Ospedale di Cremona. Lei ha svolto il suo dovere, il dovere che in questi giorni più che mai ricorda qualcosa di più, non è un semplice lavoro, ma una vocazione che tutti i medici, infermieri e volontari del nostro sistema sanitario stanno portando avanti.
L’infermiera nella foto (che è stata confermato essere vera dall’Ospedale di Cremona al Corriere della Sera) raffigura una donna distrutta che dopo una nottata di lavoro incessante si è lasciata andare sulla scrivania, ancora con la mascherina e il camice addosso. Una foto che ci spinge a riflettere su come le persone al servizio della nostra salute siano ridotte all’osso. Alle sue spalle a riprendere la scena vi è un medico che non riesce al trattenersi dal fotografare la donna che dopo innumerevoli turni consecutivi ha preso un lenzuolo e lo ha poggiato sotto la testa per riposarsi giusto cinque minuti, il tempo necessario per recuperare quel minimo di forze utili per tornare a combattere la guerra contro questo sconosciuto nemico.
Il sistema è al collasso, ma loro non mollano, loro continuano incessantemente a curare i pazienti con gli strumenti che hanno e con le forze che sono ridotte al minimo, ma la speranza che questo possa finire e che un altro paziente possa venire dimesso li spinge a non mollare.

Bisogna ricordare che anche chi lotta in prima linea è un essere umano come noi, e che come noi anche loro possono essere contagiati dal coronavirus. Allo stato attuale secondo un calcolo della Federazione degli Ordini degli Infermieri sono più di 2.000 i medici e gli infermieri che sono tenuti lontani dagli ospedali perchè positivi al test per il Coronavirus.
La foto è diventata virale nel web e finalmente ci si è accorti dell’importanza del nostro Sistema Sanitario Nazionale, con la speranza che una volta finita questa brutta pagina della nostra storia, medici, infermieri e volontari possano continuare ad essere i nostri eroi.

Andrea Calabrò