Ispirati a Kate, Lana e Adele e ai loro look anni ’60 #Copiaillook

Gli anni ’60 sono impressi nella mente di tutti come gli anni delle grandi città, dei cartelloni pubblicitari e delle riviste rigorosamente piene di donne dai capelli voluminosi, occhi grandi da cerbiatte e rossetti dalle tinte pop.

Sono gli anni del boom economico e dei grandi cambiamenti sociali e culturali ma sono anche quelli del giradischi e del juke box.
Sono gli anni del Cinema Americano che inizia ad affermarsi nel mondo con film come “Tutti insieme appassionatamente” e con dla nascita della serie di 007 ed è proprio dal mondo dello spettacolo e da quello cinematografico che nascono i primi trend che caratterizzeranno tutto il decennio in fatto di moda .

Frangette “bombate”, eye liner grafici e minigonne con trame optical sembrano rappresentare una nuova era in cui la femminilità la fa da padrone. Ad oggi lo stile degli anni ’60 è ritornato in molte passerelle e in shooting fotografici per varie riviste di moda, negli ultimi tre anni infatti c’è stato un vero e proprio revival. Come ispirarsi allora a questo stile, pur restando nel 2016? Ripercorriamo la moda degli anni ’60 attraverso alcuni capi, accessori e make up trend simbolo che ad oggi sono ripresi da moltissime modelle, cantanti e star dello spettacolo

Hair Volume

Tra le acconciature più diffuse e facili ci sono le code da realizzare alte e raccogliendo solo la parte centrale delle lunghezze con ampi ciuffi da far cadere sulle spalle o portare dietro le orecchie. Un altro raccolto molto usato in quegli anni è l’updo con maxi volume sulla nuca costituito da una sorta di chignon in quel periodo era un’acconciatura super chic per le occasioni più importanti, non a caso rimane uno dei raccolti più utilizzati dalle spose. Come non copiare allora il look di Adele per quanto riguarda le acconciature degli anni ’60. Dai look più sciolti al famoso updo, è la regina incontrastata di questo stile, si dice inoltre che la cantante non usi lo shampoo, lo ha dichiarato lei stessa alla rivista Glamour: “Mi lavo i capelli solamente con acqua. La notte scorsa ho usato lo shampoo per la prima volta in due mesi”. Per ottenere lo stile classico degli anni sessanta bisogna pettinare i capelli quando sono bagnati e aggiungere un po’ di lacca ma i capelli non lavati, come ci suggerisce Adele, sono ideali, perché sono più rigidi e tengono meglio la forma rispetto a quelli puliti.

Il consiglio è: curare i capelli con i prodotti voluminizzanti come shampoo, creme e lacca per capelli, facilmente trovabili in commercio. L’acconciatura è perfetta per eventi formali come una laurea o un invito ad un matrimonio, sicuramente risulterete eleganti ma con un pizzico di sensualità e mistero che non guasta mai.

Make up Optical

Sicuramente uno dei simbolo del make up anni ’60 è il cut-crease, tecnica che proprio quest’anno è tornata in auge, anche e soprattutto grazie ad Adele e a Lana Del Rey. Il cut-crease è rappresentato da una riga curva che “taglia” la piega dell’occhio, mentre la palpebra viene truccata di un colore più chiaro per dare un effetto di tridimensionalità, la motivazione era proprio questa: non tanto vedere la linea (che è molto più visibile con le palpebre chiuse), ma mettere in evidenza la profondità dello sguardo rendendo l’occhio più grande. La riga in questo specifico trucco deve essere molto evidente e fin dagli anni ’60 veniva tracciata con l’eyeliner per un risultato ancora più grafico. Quindi munitevi di piega ciglia o al massimo di ciglia finte per un effetto veramente Sixties. Per quanto riguarda le labbra si passa dal bi-color (specialmente arancione e fucsia), proposto per la prima volta dalla modella Twiggy, ai colori super nude ritornati di moda proprio in questo periodo. Lana del Rey è una delle cantanti più amate e più malinconiche di questi anni ed è una vera fan del mood vintage. Ama l’eyeliner e il suo trucco consiste nel coprire la palpebra con un base di ombretto bianco, definisce poi l’incavo dell’occhio con un contouring per ottenere l’effetto occhi di gatto che rende il suo sguardo particolarmente languido. A corredo, ciglia finte e tanto mascara nero per non parlare del rossetto nude.

Il consiglio è: usa questo tipo di trucco per una festa particolare o per andare a ballare con le amiche, non indossarlo tutti i giorni perché risulteresti troppo appariscenti e non molto chic. Alterna tinte pop a colori più tenui per le labbra e perché non provare il famoso bi-color alla Twiggy.

Abiti Hippie e Mod

Negli anni ’60 la parole d’ordine in fatto di vestiario erano mini dressgirocolli e stivali. Le donne che volevano osare di più indossavano abiti floreali, abiti da polo, stampe stravaganti e psichedeliche, ispirate al “Flower Power”. In quel periodo tutto doveva richiamare la pura femminilità, nessun capo di vestiario maschile era ammesso, neanche il pantalone, in nessuna variante da quelli più formali ai jeans casual. Gli accessori, partendo da orecchini e collane, sono super colorati e di maxi dimensioni. Per quanto riguarda le scarpe come non citare i stivali con tacco quadrato oppure le decollette con punte chilometriche. Proprio a questi anni si è ispirato un famoso shooting di Patrick Demarchelier per Vogue UK che vede come protagonista la modella Kate Moss, in cui le stampe optical, acconciature bombate e maxi accessori fanno da padroni.

Il consiglio è: abbina qualche accessorio sixties vintage a capi più moderni per un effetto ricercato e non seguire troppo fedelmente la moda di quel periodo per non risultare troppo matura. Sta arrivando la primavera quindi sbizzarrisciti con mini dress floreali e super colorati.

Dalia Smaranda