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Intervista Teresa Agostini: tutti siamo pazzeski, bisogna crederci!

Abbiamo avuto il piacere di conoscere Teresa, una ragazza dolce, energica, ma sopratutto colorata come un arcobaleno molto glam.

Teresa è laureata alla facoltà di mediazione linguistica per interpreti e traduttori, ma lavora in ambito digital ormai da molto tempo, infatti abbiamo cercato di scoprire qualche particolare della sua passione lavorativa che trasmette ogni giorno.

Sui suoi canali social parla semplicemente delle cose che più le piacciono e l’appassionano dalla sua quotidianità, alle cose più disparate: arte, cibo, moda, musica – in particolare il rap, Kim Kardashian & Kanye West e la mitologia.

Quest’ultima è una passione per Teresa nata a seguito del conseguimento della sua maturità classica.

Teresa cerca di raccontare in maniera semplice e un po’ “pop” qualcosa che  abbia un grande valore, morale e culturale.

Il suo motto è “credo fortemente che tutti siano PAZZESKI a modo loro, devono solo imparare a crederci!”.

Vivi a Milano, cosa ti affascina di questa città?    

Il belo di Milano credo che sia una città misteriosa, avvolta da mille luoghi comuni, spesso anche falsi, come per esempio che è grigi

a, in realtà è una piccola meraviglia da scoprire, ma si lascia scoprire soltanto da chi ha voglia di scoprirla, ed è esattamente per questo motivo che ci ho messo tanto a innamorarmene!

 Come riesci a trovare ispirazione per i tuoi contenuti? 

Fondamentalmente prendo ispirazione dalla mia vita quotidiana, condivido le cose che mi piacciono e che mi entusiasmano, come: i miti greci, la musica, il gossip americano…

Non ci sono argomenti “costruiti” a tavolino, ma una reale condivisione delle cose che amo.

Oltre a raccontare la tua vita e dare consigli, insegni allo IED(Social Media for Fashion), qual è la parte più bella dell’insegnare?    

Questa è un’avventura che con IED è stata bellissima, ma che riguarda più che altro la mia sfera professionale.

Il Bello dell’insegnamento è che si può oggettivamente fare tesoro di tutto quello che si è imparato e lo si può raccontare agli altri, infatti, è un’esperienza che io ho amato tanto e di cui sono molto grata, perché per certi versi penso che sia una forma di amore per il futuro, voglia che le nuove generazioni possano fare tesoro di tutto ciò che sai e che possano andare anche oltre.

 I social sono ormai pane del nostro quotidiano, pensi che essi siano degli strumenti utili per comunicare? 

Sono strumenti ormai fondamentali per comunicare, volente o nolente sono diventati imprescindibili soprattutto per aziende, fondazioni, eventistica e artisti, perché sono uno dei modi più diretti per poter comunicare con il proprio pubblico.

Qual è il social con cui ti trovi meglio a comunicare i tuoi messaggi? 

Questa è una domanda molto difficile, nel senso che in questo periodo storico i social stanno tanto cambiando.

Instagram sta prendendo una piega che spesso sfocia nel perbenismo becero, cattiveria gratuita, bullismo che non mi piace affatto, forse nonostante sia considerato il più obsoleto Twitter rimane il social che ci permette di esprimerci con più libertà, ma anche quello dove si è più limitati.

Non che lì sia ovviamente tutto rosa e fiori, perché purtroppo il quel caso le gogne pubbliche sono davvero tremende però sicuramente il social più “libero”.

Grande successo per Little lady terry. Guide pratiche… come ti è venuta l’idea di farlo diventare un blog?

Più che guide pratiche direi consigli per fare i regali, i regali sono una delle mie grandi passione, adoro fare regali alle persone e adoro follemente il Natale.

Inizialmente facevo dei Q&A sul mio profilo IG per aiutare le persone a trovare i regali perfetti per i loro cari.

L’idea di farlo diventare un blog a dire il vero non è mia, ma di un mio ex, che per altro è la stessa persona che mi ha creato il sito.

Siamo ormai amici, lui è una persona che ha sempre avuto come punto di forza il saper di avere idee molto brillanti, invece io sono una persona molto più ponderata in questo, ho sempre mille remore per tutto e ci metto un’eternità a prendere delle decisioni sostanziali, gli sarò sempre grata per aver insistito tanto e avermi convinto ad aprire il sito e a trasformare questo piccolo format effimero in qualcosa che potesse oggettivamente rimanere anche nel tempo.

 Hai mai avuto un momento di difficoltà durante la tua carriera? Come lo hai affrontato?

Nella mia carriera professionale ho difficoltà ogni giorno, ma questo penso sia normale, ovviamente in certi momenti ci son anche grandi difficoltà.

Mi ricordo quando ho dovuto trasferirmi da Londra a Milano, non è stato facile capire se fosse la decisione giusta tornare in Italia e accettare il lavoro che avevo trovato, ma una cosa che mi hanno insegnato i miei genitori è che se non agisci non saprai mai qual è la cosa giusta da fare, d’altro canto se si sbaglia c’è sempre un modo per rimediare o trovare nuove soluzioni.

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Da dove nasce il tuo look? I tuoi capelli? Ispirata o è tutta farina del tuo sacco?

Il mio look nasce a Londra, ai tempi lavoravo per un brand di scarpe e accessori e lo stilista del brand continuava a ripetermi che castana ero noiosa e che non era un colore adatto a me.

Dopo circa il milionesimo giorno in cui mi sentivo ripetere questa frase gli chiesi:”ok, tu di che colore mi vedresti?” Lui rispose soltanto:”blu”.

La settimana dopo mi sono ripresentata al lavoro blu e da quel giorno non ho più lasciato questo colore.

Qualche progetto futuro di cui ci puoi parlare, o un sogno nel cassetto?

Attualmente non ci sono enormi progetti in cantiere da spoilerare, so che non è una frase molto da “influencer”, ma la verità è che faccio una vita piuttosto normale.

Mi sveglio alle 7 del mattino per registrare le stories che posterò durante il giorno, poi mi preparo la schiscetta, vado in ufficio, lavoro e torno a casa e nel tempo libero cerco di passare più tempo che posso con le mie amiche e a fare le cose che amo.

La cosa che mi auguro maggiormente nella vita è di continuare a fare le cose che amo e dedicare quanto più tempo potrò alle persone a cui voglio bene. Le mie passioni e i miei social su questo saranno solo lo specchio del mio percorso, se continuerò a fare contenuti e a collaborare con aziende che mi piacciono sarà solo e fino a quando sarà una cosa che mi andrà di fare e che mi dona gioia, in alternativa andrà bene anche senza Instagram o Twitter, basta che sia serena.