Intervista Gaia Giuffrida – “Tra me e la danza è amore puro”

Di Sergio Campisi per Social Up!

Ad una ad una tutte le sue allieve escono dalla sala, ognuna con la stessa luce negli occhi, ognuna con il suo carico di speranze, di sogni, con la stessa voglia di ballare. Sì, perché nel fermento artistico che Catania e la Sicilia in genere stanno  vivendo in questi ultimi anni, nel campo della musica, del teatro e del cinema, uno spazio importante lo sta ritagliando la disciplina forse più dura per antonomasia, la danza appunto, che negli ultimi tempi ha portato alla ribalta alcuni giovani artisti siciliani. Per tale ragione oggi siamo nell’hall della scuola di danza “Sensazione Danza”, a Catania e dopo l’uscita di tutte le sue allieve, con i suoi capelli biondi ancora bagnati, con i suoi intensi occhi azzurri e con un gran sorriso, ci viene incontro la maestra Gaia Giuffrida. Ballerina, coreografa, attrice, artista a tutto tondo, dopo una lunga gavetta, Gaia è salita alla ribalta lo scorso anno come ballerina solista nei concerti di Catania, Palermo e Torino del “Miss Nostalgia Tour 2016”degli Stadio. 

Classica, Contemporanea, Hip-hop, cresciuta sotto la guida di maestri di fama internazionale come tra gli altri  Moreno Mostarda, in arte Momo, nell’hip-hop e Simona La Causa nel contemporaneo, una vita la sua dedicata alla danza, una scelta che non è sempre stata facile come lei stessa ci racconta: “Dico solo che sei io rinascessi, rifarei questa scelta. Risceglierei la danza ogni giorno. Certo, la mia vita “sociale” è stata sicuramente minima già da bambina. Non andavo a studiare dalla compagnetta perché avevo danza, al liceo non partecipavo ai gruppi di lavoro e alle feste di compleanno, le mie intendo, anche se è difficile da credere, sono sempre arrivata in ritardo! Non ho mai provato l’ebrezza di andare dal parrucchiere il pomeriggio per poi tornare a casa per indossare il vestito con calma, guardandomi e riguardandomi allo specchio! Arrivavo (e arrivo) in ritardo dopo essermi preparata nello spogliatoio della scuola in fretta e furia dopo l’ultima lezione e sempre con il fiatone. E se proprio dovessi inquadrare una sensazione emblematica mia la “diversità”. Ho avuto molte difficoltà ad adattarmi al mondo, alle ragazze della mia età e dentro di me so di non averlo fatto fondamentalmente. Ma nonostante tutto ciò, come dicevo prima, risceglierei la danza ogni giorno perché ho sempre avuto la sensazione  che, dal giorno in cui ho incontrato la danza,  non avrei mai potuto fare a meno. Come tutte le cose che fanno tremare, questa scelta si è rivelata un Amore puro”.

Tutto questo sudore, tutti questi sacrifici, le tante gioie e le moltissime delusioni che ha dovuto affrontare hanno portato oggi Gaia Giuffrida ad essere diventata in Sicilia una certezza, venendo in particolare riconosciuta come un’artista completa anche nella “ contaminazione”, facendosi notare nel panorama italiano della danza ed arrivando a collaborare anche con la prestigiosa scuola romana “L’Atelier della danza” del Maestro Raffaele Paganini.

Come ti consideri come ballerina e come coreografa?

Diciamo che per predisposizione tendo alla sofferenza emotiva quando mi sento “costretta” a dover sottostare a determinate condizioni. Per sette lunghi anni ho insegnato presso una scuola di danza con la direzione artistica di un’altra persona. Questa cosa mi ha portato inevitabilmente a dover “rinunciare” alla mia libertà coreografica, a partire dalle idee che comprendevano la regia e la scenografia dello spettacolo che avrei potuto e voluto portare in scena. Da quando invece ho la mia scuola e di conseguenza la direzione artistica mi sento rinata. Posso mettere in scena tutta me stessa senza dover subire i “NO!” ( chissà poi perché). Posso unire danza, teatro, sbizzarrirmi con le scenografie, andare “oltre” quello che tutti si aspettano, rispetto al classico “saggio di danza” spersonalizzato e spersonalizzante. La libertà artistica non ha prezzo.

L’anno scorso poi è arrivata forse all’apice della sua carriera fino ad oggi o meglio, forse ad un importante trampolino di lancio per il suo futuro artistico. Cosa ti ha lasciato l’esperienza con un “pezzo della storia della musica italiana” come sono gli Stadio e  Gaetano Curreri ?

 Se c’è una cosa che ho sempre amato da bambina è “sentire” il pubblico. In teatro l’artista sul palco è investito da un’ondata di energia di chi lo sta guardando, di chi è lì per lui. Quando ho ballato per “Miss Nostalgia Tour 2016” degli Stadio , a parte la grandezza d’animo e il valore umano di Gaetano Curreri degli Stadio,e di Laura Cordischi ( managment Stadio ) ma soprattutto la persona che ha creduto in me…scegliendomi per quest’esperienza che nel cuore porterò a vita, ricordo il respiro silenzioso del pubblico mentre ballavo, ed il sorriso di tutte le persone durante i ringraziamenti di fine concerto. Il calore. L’empatia. La complicità. Ero molto intimorita al pensiero di trovarmi su di un palco con uno degli autori di alcuni dei brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana e con le quali sono cresciuta, ma lui ha avuto la dolcezza e la sensibilità di un padre, mi ha letteralmente presa per mano e accompagnata durante  questo incredibile sogno che ho vissuto insieme a loro. Nella mia vita ho avuto la fortuna di vivere diverse collaborazioni, ma mai ho incontrato un artista con una un tale rispetto per ” l’artista” e per l’arte in generale. Non gli sarò mai sufficientemente grata per l’onore e l’immenso regalo che mi ha donato e spero ancora di avere tante altre occasioni per collaborare con lui, con Gli Stadio e con quella persona stupenda che è Laura Cordischi, che mi ha dato questa opportunità e mi è stata accanto come una sorella sul palco ma soprattutto fuori dal palco.

Oggi sei la  Direttrice artistica della scuola di danza Sensazione  Danza. Che vuol dire per te insegnare danza, in un’epoca in cui la danza è rappresentata più dall’immagine diffusa dai vari talent che dall’esempio di artisti mondiali del calibro di Roberto Bolle o Eleonora Abbagnato?

Io non sono contro i talent. Non sono contro i programmi televisivi artistici. Sono per l’importanza del messaggio che il fenomeno talent può lanciare. Mi capita facendo zapping di assistere a scene in cui aspiranti danzatori che si espongono davanti ad una giuria, commentano e palesano malamente il loro disaccordo davanti ad una critica negativa. Questo mi addolora, perché va contro lo spirito di sacrificio e  la disciplina che governa la sala e la danza in genere. Io ho resistito al “ Tu non ballerai mai” da parte di un mio ex maestro ,sono andata avanti, in silenzio, soffrendo e seguendo l’Amore per la danza ogni istante. Per questo i ragazzi di oggi non sono abituati ad incassare i colpi, perché la TV insegna che tutto è dovuto. Invece non c’è niente di male ad ammettere di essere  FRANGIBILI.

Abbiamo parlato della Gaia Giuffrida ballerina ed insegnante, ma tu sei considerata anche una coreografa di talento e gli spettacoli che ogni anno proponi sono diventati un’ appuntamento molto atteso nel panorama artistico catanese.

Quest’anno stiamo preparando una sorpresa che porteremo in scena nel mese di Giugno e che è un progetto che era nella mia fantasia già da alcuni anni e che quest’anno finalmente vedrà la luce. Porteremo infatti in scena il mio “Peter Pan”, spettacolo con la regia che per la prima volta sarà firmata interamente da me; sarà uno spettacolo di contaminazioni tra generi ed espressioni artistiche, una rivisitazione moderna della favola di J.M. Barrie, con una versione hip-hop di Rufio e dei bimbi sperduti, con una “classica” Trilly “contaminata” dal contemporaneo, dei sorprendenti Peter , Wendy e i suoi fratelli, e la cui chiave del lettura saranno le luci ed il luccichio.  Ma non voglio anticipare troppo per non togliere il gusto della sorpresa, posso solo dire che è un progetto a cui tengo davvero tanto e che non vedo l’ora di mostrare a chi come me crede ancora ai sogni. 

Bene, ma  per il futuro so che stai lavorando anche ad alcuni importanti ed innovativi progetti. Ci vuoi anticipare qualcosa?

Da piccolissima sono sempre stata un amante del buio, della penombra e al contempo delle lucine colorate. Amo i contrasti, le sorprese, tutto ciò che di inaspettato può esserci. Le stelle immerse nel cielo blu scuro, che per quanto possa sembrare una scena “normale” a me commuove sempre. A 20 anni ho iniziato a lavorare su delle coreografie sperimentali utilizzando luci ed oggetti luminescenti, come protagonisti veri e propri delle coreografie come se fossero danzatori. Poi ho utilizzato le luci  wood ed il contrasto tra il nero ed il bianco. Con il passare del tempo ho realizzato un’idea che avevo da sempre, ovvero rendere i danzatori luminescenti. E’ stata molto dura realizzare delle tute che potessero dare questo effetto. Io ed il mio staff abbiamo creato da zero tute e circuiti luminosi addosso ad ogni danzatrice ed è venuto fuori “STARLIGHT”, la mia prima coreografia che sfrutta il buio totale per lasciare spazio a dei danzatori completamente illuminati. Proprio questa  è stata selezionata  tra 10.000 gruppi che si sono presentati all’audizione di “ Ballando On The Road”, di Milly Carlucci ed è stata trasmessa su RAI 1 nel mese di Gennaio nel corso della trasmissione “ La vita in diretta”.  Prossimamente, giorno 8 Aprile, ci esibiremo in diretta all’interno di “ Ballando con le stelle” con una nuova creazione “ALL or NOTHING”, in cui attraverso delle tute “speciali” racconteremo una storia. Inoltre, sto già  lavorando attualmente sul  nuovo spettacolo che porterò in giro nei teatri che si chiama “INTROSPECTIVE MOODE”; un percorso attraverso i sensi, i sentimenti, la paure dell’essere umano. Uno spettacolo senza le barriere che separano la danza contemporanea dall’Hip-HOP o dalla danza sperimentale.

Ma cosa pensano le persone con cui in tutti questi anni Gaia ha avuto la fortuna e l’onore di collaborare?

Partiamo dai suoi maestri di sempre, “ coloro che hanno creduto in me quando io stessa non credevo in me stessa e che mi hanno sempre spinta ed incoraggiata a non arrendermi mai ma a continuare a lavorare, cosa per la quale non smetterò mai di dirgli  grazie abbastanza” come li definisce la stessa Gaia. “Gaia è l’intimità nascosta, è l’intimità che si racconta. Lavorare con lei e lavorare per lei l’ho sempre ritenuto un vantaggio per me, forse per la stessa onestà che ci contraddistingue…eh si… perché  Gaia è “onesta” nella sua danza…è “pura” e lo racconta attraverso i suoi movimenti e questo fa di lei un’artista a tutto tondo. Eclettica, intelligente,….coglie la poesia, le fragilità e l’urgenza delle sue passioni” ci racconta la coreografa di danza contemporanea Simona La Causa, da anni assistente alle coreografie della “ Compagnia  Nazionale di Raffaele Paganini”. Anche il coreografo Moreno Mostarda, in arte Momo, organizzatore dell’ “Hip Hop International” e docente internazionale, ha parole importanti per Gaia:” Grande professionista, come ballerina, insegnante e come coreografa, meticolosa nel dettaglio. Ho avuto il piacere di lavorare con lei, e in sala prove non molla mai…”.

Anche Laura Cordischi, managment degli Stadio, colei che l’ha “scoperta” e voluta fortemente portare in tour , ci spiega cosa l’ha “conquistata”: “Gaia è un delicato equilibrio tra la perfezione e bellezza! Per lei non ci sono mai limiti o difficoltà pronti a bloccarla. Se la danza è amore altro non puoi fare che amarla, ogni volta che lei balla mette in scena una storia d’amore…la sua storia d’amore per la Danza!!”.
Per concludere sentiamo cosa gli Stadio ci hanno voluto raccontare su di lei: ”Gaia è un corpo che è anima…si fa portare, guidare dalle note, fino a sentirle dentro di sè, fino a lasciarsi guidare da queste, fino ad essere un corpo stesso con la musica, LA MUSICA!!!”.

Un’ultima domanda prima di concludere: tu hai lavorato con prestigiosi interpreti della danza e della musica, ma  c’è un’artista con cui in futuro ti piacerebbe collaborare?

Spesso ho immaginato come sarebbe ballare ad un concerto dentro ad uno stadio ad esempio. Sarebbe da togliere il fiato! E se potessi far avverare uno dei miei più grandi desideri ,un artista con cui mi sono sempre sentita in armonia e, dopo averlo fatto da fan e da spettatrice in molti dei suoi incredibili concerti, con cui vorrei provare un esperienza così pazzesca è….TIZIANO FERRO! Lui ha un amore spassionato per l’Hip-Hop che ha anche  studiato e la sua musica ha il sound, il groove molto R&B. In più è una persona molto “energica”, positiva!

Chissà Gaia forse, citando la canzone degli Stadio, vincitrice della 66° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo,  anche tu “un giorno ci dirai” se anche questo tuo  sogno sarà diventato realtà.

 

 

redazione