Intervista Everything is italian: il fenomeno social del momento

Everything is italian è il fenomeno social del momento: il profilo Instagram da migliaia di followers che sfrutta l’intelligenza artificiale per tradurre in italiano o in altre lingue grandi brani della musica. L’idea è semplice ma geniale e il crescente seguito ne è la dimostrazione. Sui profili social ufficiali, ogni giorno vengono postati contenuti in cui l’AI canta in italiano o in altre lingue pezzi dal sapore internazionale: le risate sono assicurate. Curiosi di sapere cosa ci fosse dietro questo fenomeno virale, abbiamo intervistato gli ideatori Giovanni Lo Leggio e Leonardo Grassellini. Non perdetevi dunque questa chiacchierata in cui vi raccontiamo il dietro le quinte di Everithing is italian, che è a tutti gli effetti uno dei primi esempi di come poter sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale per creare contenuti completamente originali e ironici.

Come nasce Everything is Italian?

Ciao SocialUp, il progetto è nato grazie all’unione del nostro forte interesse verso l’intelligenza artificiale e al voler sviluppare una pagina social che strappasse un sorriso. Non appena siamo venuti a conoscenza di alcuni strumenti capaci di riprodurre le voci e fare un minimo di traduzione in diverse lingue ci siamo messi subito all’opera. Ci si è accesa una lampadina quando abbiamo pensato di usare questi strumenti per tradurre le canzoni. Dopo i primi test abbiamo riso come scemi, da soli. Guardandoci un po’ attorno avevamo notato che ancora nessuno stesse utilizzando l’AI per questo scopo. Così, dopo aver scelto il nome della pagina, ci siamo fiondati inizialmente su TikTok e successivamente su Instagram e YouTube.

Chi c’è dietro Everything is Italian? Presentatevi brevemente ai nostri lettori

Noi siamo Giovanni e Leonardo, entrambi di Perugia e amici da tanti anni. Io (Giovanni) ho sempre organizzato e ideato eventi musicali di vario genere in tutta Italia e ho una grande passione per le nuove tecnologie. Leonardo, invece, è un viaggiatore. Dopo aver lavorato per diversi anni nel settore marketing e commerciale in Italia, ha lasciato tutto per intraprendere un lungo viaggio e fare nuove esperienze in giro per il mondo. In questo momento si trova in un allevamento di struzzi in Bulgaria.

Come scegliete i brani da “tradurre”?

Grazie al percorso da deejay che ho intrapreso, in questi 14 anni ho stilato una lunga lista di canzoni adatte a questo progetto, ma ci piace pure ascoltare il pubblico e ogni tanto apriamo le richieste tramite le storie su Instagram. Dopo aver preso dimestichezza con i vari software, abbiamo deciso di puntare ad essere più precisi e alzare il livello, sia per quanto riguarda le traduzioni che tutto il resto (branding, video ecc). Una cosa curiosa è che in rete non si trovano siti attendibili per le traduzioni delle canzoni, anche quelle famosissime, per questo ci piace pensare che stiamo portando un contributo da questo punto di vista, anche se non è sempre facile per via dei vari slang e modi di dire (specialmente in quelle hip hop/rap).

 

Quali sono le vostre dinamiche lavorative? Come funziona la creazione di un vostro post? Quanto tempo impiegate a realizzarne uno?

Solitamente ci sentiamo di prima mattina per fare il punto della situazione e creare 2-3 contenuti e calendarizzare il tutto. Dopo aver scelto la canzone o il contenuto inizia la fase di traduzione, editing e montaggio. Scegliere il timing giusto per il post da condividere è importante, soprattutto per l’algoritmo dei social. Per la creazione di un post, il tempo di realizzazione è variabile perché dipende molto dal contenuto, può volerci mezz’ora come tre ore. Per rimanere coerenti con il progetto, l’organizzazione del lavoro (tempo, calendario nostro interno ecc) è quasi tutto ottimizzato grazie all’AI: in base agli input che gli diamo sui nostri orari, lei ci dice quando sentirci, quando pubblicare e quando lavorare.

Il progetto sta avendo un seguito sempre più grande, vi aspettavate tutto questo successo?

Quando abbiamo lanciato le pagine a fine gennaio, siamo subito stati entusiasti dei feedback, soprattutto da parte degli amici e di quelle poche persone che guardavano i video. Questo ci ha dato la motivazione per andare avanti con costanza. Ricordo ancora lo stupore di quella notte in cui Gazzelle ha condiviso un nostro reel di una sua canzone tradotta in inglese, o di Giulia De Lellis che ha ricondiviso quattro nostri video, abbiamo subito pensato: “cavolo, sta funzionando!”. La cosa buffa è che più passa il tempo, più l’asticella si alza, ti abitui ad altri numeri, sempre più alti ed è tutto veramente assurdo. Le visualizzazioni di molti video ora superano il milione: il nostro miglior video è Beyoncè – Tutte le Donne single (su IG) e tocca i 3 milioni di views, pubblicato il giorno dopo San Valentino.

Come vi piacerebbe che evolvesse questa esperienza? Ci spoilerate qualche progetto futuro?

Questo progetto ci ha fatto toccare con mano la potenza di alcune app AI e stiamo imparando molte cose nuove su un settore ancora completamente inesplorato e nuovissimo. Stiamo cercando di specializzarci in questo ambito per sfruttare al meglio queste risorse e creare contenuti sempre più precisi e ironici. Questo ci permetterà di stringere collaborazioni con partner di livello sempre più alto. Abbiamo in cantiere alcuni video che non fanno parte del campo musicale, non possiamo dire molto al momento, ma ne vedrete delle belle, o almeno ce lo auguriamo 🙂

PS: il testo è stato revisionato con l’aiuto dell’AI

Eleonora Corso