Intervista a Murubutu: “Di notte i pensieri sono più ingombranti”

“Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli” è il quinto disco registrato in studio e il terzoconcept album di Murubutu rilasciato lo scorso pfebbraio.

Dopo il mare e il vento, questa volta l’attenzione del prof. di filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu, si posa sulla notte, luogo di sogni ed incubi, di riposo e tormenti. L’album è composto da quindici tracce, è prodotto da Mandibola Records/Glory Hole Records ed è caratterizzato non solo dalle conoscenze letterarie e filosofiche del cantante, ma anche da innumerevoli collaborazioni tra cui spiccano quelle con Caparezza e Willie Peyote.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e Murubutu ci ha raccontato parecchie cose…

Murubutu una vita a metà. Di giorno prof. Mariani, di notte rapper. Sappiamo quanto ci sia in Murubutu del prof. di filosofia ma quanto c’è nel prof. di filosofia di Murubutu?

C’è la conoscenza delle caratteristiche in generale dei giovani e quindi la possibilità di venire in contatto con loro e di relazionarmi in modo più destrutturato.

Come vivono i tuoi alunni questa vita a metà?

In parte i miei alunni sono fan. Smettono di esserlo quando diventano miei alunni. Quando escono dalla quinta, tornano ad essere fan.

A febbraio è uscito il nuovo disco “Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscolo”. Perchè la notte come tema principale e cosa rappresentano per te le tenebre?

La notte perché di notte i pensieri sono più ingombranti, esercita da sempre un grande fascino sulla letteratura, perché ho un disturbo del sonno che non permette di dormire a lungo ed anche perché è una grande metafora che ti permette di esprimere gli aspetti dell’esistenza.

Interessante la copertina dell’album. Ci racconti com’è nata, cosa significa per te e com’è possibile sia stata censurata sui social?

È un’opera che ho commissionato a Capitan Artiglio, un fumettista torinese, sulla suggestione di un altro artista che ha dipinto quest’opera che è Quasirosso, artista partenopeo. Per me la donna è la notte, la macchina da scrivere è la scrittura e poi ci sono tutte le suggestioni legate al mondo notturno. È un riferimento alla creatività notturna che nasce da una vena artistica, ma anche dalla sofferenza. Per quanto riguarda Facebook, nasce da un’applicazione paradossale dell’algoritmo il quale porta a censurare una copertina così casta come la mia, mentre non censura cose un po’ meno caste.

Ci sono molteplici collaborazioni nel disco, da Caparezza, Mezzosangue a Willie Peyote e Dutch Nazari. Come sono nate? Chi manca tra i feat che avresti voluto?

Sono tutti feat che volevo quindi non ne manca manco uno. Sono nati a distanza. Caparezza ho avuto modo di conoscerlo di persona. Mezzosangue non ancora, ma nel futuro rimedieremo. Sono molto soddisfatto perché penso ci siano tante penne che sono un buon esempio della scrittura attuale.

Ad oggi sembra molto facile fare musica, ma secondo te quali sono i segreti per rimanere sulla scena musicale? E cosa consiglieresti a chi oggi vuol fare musica?

Per quanto mi riguarda, penso che la formula migliore sia essere originali, cercare di rinnovarsi con coerenza. Siamo di fronte ad uno scenario che ci fa essere più imprenditori e uomini spettacolo che artisti. Sembra sia questa la via da seguire, però dobbiamo ricordarci che questo è anche un modo per sparire subito. Invece, chi lavora tenacemente, penso che riesca a rimanere.

Tra blacklist e scelte su cosa far passare in radio, secondo te in che direzione sta andando la musica italiana?

Secondo me c’è una gamma di offerte veramente vasta. Chiaramente le radio maggiori spingono verso ciò che viene richiesto dalle etichette. Di conseguenza, stiamo andando verso un tipo di proposta fortemente commerciale.

Murubutu e i social: qual è il vostro rapporto e quanto credi sia importante la rete per la diffusione della musica?

Attualmente penso che sia fondamentale. Ho un rapporto molto in uscita e poco in entrata nel senso che parlo molto della mia musica, però non partecipo a discussioni sui social e non posto la mia vita privata.

C’è un calendario fitto di date per il tour. Di quale rito sarcastico Murubutu non può fare a meno prima di salire sul palco?

Beh…di dormire dopo cena, sicuramente! (n.d.r. ride) È la cosa migliore per essere prestante e performante dopo.

Sandy Sciuto