Intervista a Giovanni Mencarelli: vi presento Mitch attraverso l’ironia

Abbiamo intervistato Giovanni Mencarelli, in arte Mitch, avendo l’opportunità di parlare della sua carriera, un viaggio tra radio, tv e dj-set, ma sempre con dei fedeli compagni di viaggio: gli scherzi!

Mitch infatti è noto anche per essere “l’uomo degli scherzi”. Lo ha dimostrato in svariate esperienze con “Le Iene” e nell’ultimo periodo con il programma “Scemi da Matrimonio” in onda su TV8 insieme a Gilberto Penza. Come lascia presagire il nome, in “Scemi da Matrimonio” lo strano due ha scelto di provare a rovinare il giorno più felice degli innamorati, accordandosi con uno dei due partner per tendere un tranello quasi imperdonabile all’altro.

Un format nuovo, che mette al centro le persone comuni, in un momento difficile per tutti noi. Il tocco di Mitch ovviamente si vede lontano un miglio e menomale! Buona lettura!

Come è nata l’idea di Scemi da Matrimonio? Un programma unico nel suo genere, almeno nel panorama italiano. Il programma permette di fornire una chiave di lettura diversa dai classici sceneggiati tivù. Qual è il vostro obiettivo oltre strappare una risata?

Semplicemente siamo partiti da un’idea che ci stuzzicava, raccontando gli scherzi durante i matrimoni, coinvolgendo persone normali e non VIP. Alle persone comuni, infatti, vengono riservate le candid camera, scherzi senza una storia centrale. Per far sì che questa cosa potesse dare emozione ai telespettatori e ai protagonisti, abbiamo scelto di andare sul matrimonio, un evento sacro ed intoccabile per gli italiani. Vi è la volontà di mettere al centro la persona comune, sicuramente.

Ti definisci l’uomo degli scherzi. Come nasce questa “passione”?

Mi definisco un ragazzo, nonostante i quarant’anni (ride, ndr). Sono sempre stato quello che nelle compagnie si impegnava a creare scherzi ed ho avuto la possibilità di replicare tutto ciò sul web. Ho iniziato nel 2002 su internet, quando facevo un programma online e mi divertivo a creare gag, poi sono arrivato in radio ed infine a “Le Iene”, incentrando storie e scherzi su VIP. Insomma, una vita passata a scherzare!

Da dove arrivare il nome d’arte Mitch? C’è qualche significato particolare dietro?

Nasce dalla fantasia di Facchinetti e Claudio Cecchetto, con cui ho lavorato in un programma all’interno di una piscina. Francesco all’epoca si prese il soprannome di Capitan Uncino e la personalità che metteva ordine nella piscina era il bagnino. Al tempo il bagnino più famoso della tv era Mitch Buchannon di Baywatch e così è nato il soprannome. All’inizio il nome non mi piaceva neanche, ma poi mi ha portato fortuna e sono riuscito a fare un sacco di cose con questo pseudonimo.

Tornando a “Scemi da Matrimonio”…hai ricevuto critiche visto il momento sacro?

Siamo partiti con la consapevolezza che stavamo affrontando un’impresa al limite dell’impossibile. Abbiamo dovuto fare i salti mortali per convincere i complici a partecipare, visto l’anno difficile per i matrimoni. Critiche non ne ho ricevute, ma magari non si sono esposti. Ho ricevuto tanti apprezzamenti, anche da chi conosce bene la disciplina dello scherzo e da addetti ai lavori.

Sei una persona versatile, dividendoti tra radio, televisione e consolle da dj. Qual è, però, il vestito che senti più tuo?

Mi fa piacere sentire questa domanda. In realtà fa tutto parte del mio mondo. Ogni mezzo ha la possibilità di comunicare alle persone in una determinata maniera, non mi pongo limiti. Se ho qualcosa da comunicare, decido io come farlo. Mitch è questo.

Mi da fastidio, infatti, quando a volte ti etichettano, della serie “fa l’attore, perché dovrebbe fare da cantante”. Ma a riguardo penso a Gianni Morandi, cantante, attore, presentatore, ecc. Il minimo comune denominatore è il voler comunicare ed ogni giorno scelgo che macchina usare per fare il viaggio.

 

Paride Rossi