Intervista a Diego Moreno: i singoli, Fred Bongusto e il cd in autunno

Diego Moreno è su tutte le piattaforme streaming con “Bella che incanta”, secondo singolo estratto dal nuovo progetto discografico che uscirà in autunno.

“Bella che incanta”, scritta con Gaia Cipollaro e prodotta da Roy Tarrant, è una dichiarazione d’amore alle bellezze dell’Italia.

Diego Moreno è conosciuto al pubblico per aver dato vita ad un linguaggio musicale originale e coinvolgente che unisce il ritmo latino del Sud America alla magia della musica napoletana, caratteristica emersa soprattutto nel disco “Tango Scugnizzo” (2008) che si è aggiudicato nel 2014 il Premio Masaniello e nel 2020 il Premio Nicolardi.

Nel corso della sua carriera tanti progetti sviluppati e tanti incontri frutto di grandi collaborazioni. Da Enzo Decaro, Fabio Concato e Paolo Fresu a Michele Placido e Fred Bongusto.

Abbiamo chiacchierato con lui qualche settimana fa per telefono mentre vivevamo la quarantena per emergenza sanitaria da Covid19. Con il suo accento sudamericano, Diego si è raccontato tra aneddoti, il singolo “Bella Chao” e l’incontro con Fred Bongusto.

Il 3 aprile è arrivata su tutte le piattaforme digitali “Bella Chao”. Come mai ha realizzato una versione rivisitata in lingua spagnola del celebre canto popolare italiano “Bella ciao”?

L’idea è nata nel 2005, anno in cui è partita la produzione sulla base della quale ho poi realizzato Bella Chao. Mi fa piacere raccontarti, ma occorre una premessa. In quel periodo io stavo facendo il Direttore artistico di un grosso progetto discografico. La tematica era le canzoni latino americane dedicate alla rivoluzione. Così, sono andato in Sudamerica. Ho prodotto tantissimi artisti, non solo cantanti. In questo percorso ci sono stati 40 brani racchiusi in 3 cd.

È stato proprio in quel momento che mi è venuta l’idea di rifare in spagnolo questo brano così importante e allo stesso momento storia italiana. Mai avremmo immaginato che 40 milioni di persone avrebbero scelto Bella ciao in questa versione ancora oggi, anche se lo hanno fatto in un modo molto libero perché non era la versione ufficiale.

Infatti, loro prendevano una parte della canzone e la pubblicavano su YouTube con foto proprie. Ci ha fatto piacere quando abbiamo scoperto il numero di views e allora ci è sembrato che fosse una cosa giusta plasmare un videoclip per dire: “Ecco l’unico videoclip ufficiale della canzone realizzata 15 anni fa!”

Nel mondo “Bella ciao” è tornata alla ribalta con “La Casa di Carta”. È un appassionato della serie? Quali serie tv ama?

Ho scoperto la serie tv tre anni fa anche se abbiamo prodotto la canzone molto tempo fa, in tempi non sospetti. Non sto guardando la serie al momento, ma è una delle serie più viste al mondo quindi ben venga che ci sia come leit motiv “Bella ciao”. In qualche modo credo di aver influenzato perché già nei primi anni aveva raggiunto milioni di visualizzazioni la nostra canzone.

Non ho pay tv, quindi guardo le serie tv in televisione. Di recente ho visto Narcos di cui apprezzo le musiche firmate dal compositore argentino.

La tua musica unisce due tradizioni: quella sudamericana e quella napoletana. Quando hai capito che era un connubio ideale? Cosa hanno in comune secondo te?

Sono distanti quasi tredicimila chilometri ma vicinissimi. È come se ci fosse un ponte ideale tra l’Italia e l’Argentina. Napoli rappresenta la cultura italiana e anche un’eccellenza nel mondo.

Ho scoperto che il mix tra la musica napoletana e il tango argentino funzionava davvero bene e quindi ho voluto plasmare creando questo tango scugnizzo, questo Napoli in tango che è in effetti un format.

Diego facciamo un passio indietro. Nel tuo curriculum c’è l’incontro e la collaborazione con Fred Bongusto. C’è un aneddoto a cui sei particolarmente legato e che ti va di raccontarci?

Ne ho tanti! Purtroppo Fred non c’è più, ma la sua musica vivrà per sempre nell’arte. A me manca la persona, l’amico che mi ha onorato della sua amicizia. Io sono diventato suo confidente e questa cosa la porto nel cuore. Era una persona dolce e pure molto simpatico. Dal primo momento in cui ci siamo incontrati nei corridoi degli studi televisivi RAI in Via Teulada, lui sapeva che ero argentino e mi disse “Mucho Gusto Fred Bongusto”. Da lì ridemmo ed il sodalizio durò quindici anni. Sono felicissimo e fortunato di averlo incontrato. Come vedi, la vita è l’arte dell’incontro.

Nel 2019 hai girato l’Italia in tour con uno spettacolo teatrale insieme a Michele Placido, Alina Di Polito e Vincenzo Bocciarelli. Ci racconti quei mesi e il rapporto che si è instaurato tra di voi?

È stata una bellissima esperienza. Ho potuto cantare da baritono e mettermi alla prova. Avere a che fare con grandissimi professionisti, uno tra tutti il Maestro Michele Placido, dà qualcosa di magico e meraviglioso.

Ringrazio sempre di avere il privilegio di fare questo mestiere e anche di poter collaborare con grandi come Michele Placido o Fred Bongusto perché mi hanno arricchito come è accaduto con chiunque io abbia lavorato.

Bella Chao anticipa il tuo prossimo album che uscirà in autunno. Cosa puoi svelarci?  

Posso dirvi molto poco. Sono nove brani inediti. “Bella ciao” anticipa ma è la bonus track del disco. Penso che ogni brano ha un suo vestito, quindi il cd sarà molto eclettico per composizione e sonorità. Chi conosce la mia produzione, ne rimarrà sorpreso.

Sandy Sciuto