Intelligenza Artificiale, gli utilizzi più strani di sempre

Quando pensiamo all’Intelligenza Artificiale immaginiamo una tecnologia complessa e in grado di fare cose di fondamentale importanza, il che è vero se consideriamo le numerose applicazioni già in uso nel campo della sicurezza stradale, della sanità pubblica, del fitness e del lavoro. Tra le tante sperimentazioni fatte negli anni, però, non mancano idee a dir poco inconsuete, che hanno visto i sistemi AI impegnati in attività particolari: ecco qualche esempio.

L’Intelligenza Artificiale tra pubblica utilità e svago

Con l’espressione Intelligenza Artificiale si intendono oggi tutti quei sistemi che permettono alle macchine di raccogliere e analizzare dati e di elaborare soluzioni a diverse problematiche, imitando l’attività della mente umana. Grazie alla cosiddetta “machine learning“, ossia la capacità del computer di apprendere dalla propria esperienza, si è giunti negli anni ad applicazioni molto interessanti che oggi rappresentano un fondamentale supporto in tanti ambiti.

L’Intelligenza Artificiale è ormai protagonista all’interno di settori particolarmente delicati come quello della salute e della sicurezza pubblica, ma anche più semplicemente nei sistemi domotici – pensiamo per esempio agli assistenti vocali oggi tanto in voga – o al mondo dell’intrattenimento online, in cui gli algoritmi AI permettono di personalizzare sempre di più l’esperienza sulle piattaforme di streaming, sui social network e nel campo dei giochi digitali. Proprio quest’ultimo settore, in particolare per ciò che riguarda i casino online, ha investito notevolmente sull’AI adattandola per esempio alla generazione delle combinazioni delle diverse slot machine presenti in catalogo, ma anche per fornire assistenza in tempo reale mediante chatbot.

Nel corso degli anni però, come detto, non sono mancate sperimentazioni e idee particolari, finalizzate a mettere alla prova le reali capacità di questa nuova tecnologia o più semplicemente a divertirsi un po’.

Le più strane applicazioni dell’Intelligenza Artificiale

Uno dei vantaggi dell’Intelligenza Artificiale è quello di poter essere applicata pressoché in ogni ambito, semplicemente adattandola al contesto per ottenere i risultati desiderati. Così non mancano iniziative che hanno sfruttato questa tecnologia in maniera alternativa, non sempre utile ma esemplificativa delle innumerevoli possibilità offerte da tali sistemi.

Tra le applicazioni più frequenti troviamo per esempio l’elaborazione di contenuti casualida inviare all’utente finale, come nel caso della generazione di frasi dei tradizionali Biscotti della Fortuna. L’esperimento è stato effettuato niente di meno che al MIT da Alexander Reben, che ha voluto verificare la capacità della macchina di tirare fuori frasi brevi e in linea con quanto di solito riportato nei dolcini cinesi: il risultato però è stato abbastanza controverso, poiché i brevi testi ottenuti tramite AI si sono rivelati decisamente più oscuri e inquietanti di quelli che tutti conosciamo.

In altri casi l’Intelligenza Artificiale è stata invece sfruttata per riportare in vita personaggi del passato, come filosofi, scrittori e addirittura santi, per poter rivolgere loro delle domande e ottenere le risposte che essi ci darebbero (probabilmente) in una conversazione reale. Anche questi test, per quanto realistici, hanno messo in luce alcune criticità dei sistemi AI rivelatisi sì intelligenti ma ancora piuttosto limitati.

A proposito di generazione di frasi e addirittura testi completi, si sta parlando tanto del rischio di vedere gli umani sostituiti dalle macchine per tutti quei lavori, dal copywriter al giornalista, in cui la scrittura è centrale. In realtà i computer, per quanto abili e addestrati, non riescono a riprodurre tutte le capacità della nostra mente e a creare emozioni e ciò è stato ampiamente dimostrato anche in un altro singolare esperimento, ossia quello della scrittura di un intero volume della saga di Harry Potter da parte di un’Intelligenza Artificiale, alla quale sono stati fatti leggere più volte tutti e 7 i precedenti episodi. Il risultato finale? Intitolato “Harry Potter e il ritratto di quello che sembrava un grande mucchio di cenere“, il libro scritto dalla tastiera automatica è ben lontano da quanto uscito negli anni dalla penna di J.K. Rowling e, anzi, a tratti si perde in frasi contorte e quasi non sense. Nel frattempo chi volesse cimentarsi nella lettura, può trovare il capitolo 13 su Wattpad.

redazione