Nonza è, a mio avviso, uno dei villaggi più belli della “Cap Corse”. Un borgo posto esattamente in cima ad un promontorio roccioso, diviso in due da una strada (anche piuttosto trafficata) dove ai due lati c’è una meravigliosa chiesa ed una torre genovese di 150 metri che domina il picco roccioso. Al di sotto della torre, una magnifica (e famosissima) spiaggia di ciottoli neri.
La Plage de Nonza è davvero surreale. La spiaggia è fatta da ciottoli neri. L’acqua è azzurrissima, anche a causa dei residui della vecchia fabbricata di amianto di Canali (un borgo vicino). Per arrivare alla spiaggia si deve percorrere circa 2 chilometri. In estate la spiaggia, a causa del caldo, è soffocante. Intorno alla famosissima Plage de Nonza ce ne sono altre, più piccole e graziose che sono raggiungibili in auto e poi a piedi in maniera molto più semplice rispetto alla prima. E’ ovvio: non pensate di andare lì senza ombrellone.
L’Eglise Sainte-Julie
In direzione Saint Floureant, la chiesa si trova sulla destra. Subito dopo una curva panoramica dalla quale è possibile ammirare la Plage de Nonza.
La chiesa ha una facciata rosa e gialla e la classica scalinata. Ma sono i colori di quest’edificio, incastonato esattamente in cima al promontorio, a renderlo un luogo che, non può, non rapire gli occhi di chi, anche per caso, passa di lì. La chiesa risale al XVI secolo. Al suo interno, tra i molti affreschi e le sculture, è possibile ammirare un quadro che raffigura la crocifissione di Santa Giulia. Inoltre è presente un altare barocco in marmo realizzato nel 1693 a Firenze.
La Torre quadrata o Paolina
Per raggiungere la Torre è necessario attraversare la strada principale che si trova di fronte la Chiesa di Santa Giulia e scendere lungo le strette viuzze del borgo. La Torre, risalente al XVI secolo, domina il promontorio roccioso sul quale si erge Nonza. Non è però possibile salire in cima alla Torre, che ospita al suo interno un piccolo negozio di souvenir.
La storia di questa Torre è legata ad un importante evento storico, accaduto nel 1768. I francesi, grazie alla firma del Trattato di Versailles, avevano ri-avuto i territori della Corsica indietro. Alcuni corsi, però, non volevano cedere nuovamente le loro terre. Un abitante di Nonza, tale Jacques Casella, manovrando da solo diverse bocche di fuoco grazie ad un sistema di cordicelle, riuscì a far credere ai francesi che il villaggio di Nonza fosse protetto da decine e decine di uomini. Alla fine dovette cedere ai francesi, stupefatti di non trovare nel villaggio così tanti uomini come invece immaginavano.