In scena a Roma arriva “Sleeping”, un appassionante lavoro della compagnia “La Verità in scena”

Di Sergio Campisi per Social Up!

Come consuetudine anche quest’anno, nei giorni 26,27 e 28 Maggio al Teatro Abarico di Roma, la Compagnia “La Verità in scena”  proporrà il suo nuovo e inquietante  lavoro, “SLEEPING”.

Infatti, dopo i successi degli anni precedenti, “La donna del mare”, “Come tu mi vuoi”, “Il Gabbiano”, la Compagnia, guidata come sempre dal suo fondatore Roberto Costantini, formatosi all’International Acting School Rome sotto la guida  di Giorgina Cantalini e perfezionatosi  attraverso vari workshop con  alcuni dei più illustri docenti di Metodo al mondo come  Lena Lessing, Elisabeth Kemp e soprattutto Susan Batson, nota come actor coach di molte stelle di Hollywood tra cui  Nicole Kidman, Tom Cruise e Juliette Binoche, si ripresenta con questa opera prima scritta e diretta dallo stesso Roberto Costantini.

Siamo andati in teatro per incontrare lui ed il cast intenti nelle ultime prove prima del debutto e per cercare di farci spiegare innanzitutto la scelta di cimentarsi non con un classico come nelle precedenti occasioni ma in un testo inedito ed originale. Ci spiega le motivazioni lo stesso autore e regista dell’opera.

E’ un’opera che ho creato appositamente per questo gruppo. Non è qualcosa che avevo scritto in precedenza e messo nel cassetto. Dopo quattro anni sentivo la necessità di cucire addosso ai ragazzi qualcosa di nuovo, sviluppato solo per loro e che gli desse l’opportunità di sperimentare linguaggi e circostanza diverse. Sarò soddisfatto a spettacoli chiusi. Per ora sono felice di aver seguito il mio istinto”.

Si intuisce quindi che questa volta si è scommesso su un genere diverso da quelli con i quali vi siete proposti in precedenza, un genere che  già dalla locandina sembrerebbe affacciarsi ad atmosfere misteriose, quasi horror: “Mi ha sempre affascinato il genere thriller. Mi piaceva l’idea di creare dei personaggi coinvolti in una storia di mistero con atmosfere cupe ed anche un po’ dark. Infatti, l’azione si svolge all’interno di una clinica dove sono ricoverati pazienti con disturbi del sonno. 

E’ un luogo claustrofobico da cui sembra non esserci possibilità d’uscita, diretto da una sedicente ed ambigua psichiatra e dove, nel passato, si sono verificati eventi sinistri. 

Con i ragazzi, lavorando sul testo, abbiamo spesso avuto l’impressione di avere a che fare con una di quelle fiabe in cui c’è una strega cattiva che abita in una casa tetra e fatiscente”.

E dalle prove a cui abbiamo assistito, intuiamo subito come queste atmosfere si respirino sin dalle prime scene, in cui l’intero cast, seppur parzialmente rinnovato, sembra essersi calato alla perfezione nel clima dark voluto dall’autore, testimonianza come sempre  di un intenso ed appassionato lavoro compiuto per la creazione dei personaggi, tutti caratterizzati da una forte connotazione realista, caposaldo del Metodo Strasberg e dell’Actors Studio, metodologia verso la quale la Compagnia è da sempre impegnata, attraverso un percorso di approfondimento e di applicazione.

Sentiamo poi le considerazioni di parte del cast su questo nuovo lavoro, partendo da Francesco Buttironi, giovane promessa del teatro romano, già messosi in evidenza lo scorso anno con la sua interpretazione di Kostantin ne “Il Gabbiano” di A. Cechov“E’ un testo basato molto sulla parola dato che avviene in un luogo sempre chiuso e quasi sempre lo stesso… E’ un testo ‘claustrofobico’. 

Sicuramente una prova attoriale tosta perché è un testo che va masticato, sporcato, non ingannabile con artifici teatrali”.

Sentiamo poi un’altra colonna portante della compagnia, Paco Garrocho, attore che già negli anni precedenti si è dimostrato splendida testimonianza di come il gruppo acquisisca ogni anno di più grande padronanza del Metodo e come i risultati sia davvero notevoli: “Lavorando sul testo di Roberto Costantini mi è venuta spesso in mente una canzone di Tom Waits, ‘You’re innocent when you dream’, si è innocenti quando si sogna. Questi personaggi non si sentono innocenti perché non hanno ancora fatto i conti con le proprie colpe, e quindi i problemi che hanno col sonno e con i sogni sono solo la punta dell’iceberg formato da bugie e paure accumulatesi durante le loro esistenze: niente di tutto ciò ci è estraneo, anzi nessuno può dire di non essersi mai confrontato con le proprie fragilità, quelle che ci impediscono di fare innocenti e placidi sogni. Come attori anche noi abbiamo cercato di lavorare con i nostri incubi per scavare a fondo in quelli dei personaggi. E credo che anche lo spettatore possa accompagnarci in questo scomodo viaggio verso il recupero della purezza di chi vuole (ancora) sognare”.

Chiara Napoletano, anche se non impegnata quest’anno in scena, non ha mancato di sostenere e offrire al gruppo la sua bravura (ricordiamo ancora la sua entusiasmante performance nella parte di Irina lo scorso anno nel già citato Il Gabbiano) e la sua esperienza nella costruzione di questo spettacolo: “Sleeping è uno spettacolo avvincente, intrigante e pieno di colpi di scena. Roberto Costantini ha saputo, come sempre, dirigere ognuno degli attori in maniera professionale, seria e ricca di stimoli. Allestire questo spettacolo è stato molto faticoso, ma al tempo stesso divertente ed entusiasmante.”

Completano il cast la bravissima  Maria Pia Giammario, alle prese con un ruolo molto complesso e molto diverso da quelli a cui ci ha abituato, la quale sorprenderà il pubblico con una interpretazione “cattiva“ e incredibilmente convincente; insieme a lei, dopo le performance di “Come tu mi vuoi” e de “La donna del mare”,  segnaliamo il ritorno sul palco di Shane Grant, ancora una volta apprezzato interprete in un ruolo complesso e difficile ed  infine le new entry Miriam Fricano e Carmen Amoroso, vere e proprie scommesse vincenti del gruppo, che dimostreranno con le loro interpretazioni brillanti e efficaci un talento che sicuramente continuerà a crescere anche nei prossimi anni.

Insomma uno spettacolo che, grazie anche ad alcuni interventi multimediali e ad un gioco di luci e suoni (dirette come sempre da Andrea Merenda) che immergeranno gli attori ed il pubblico nell’inquietante atmosfera della clinica del sonno all’interno della quale si svilupperà la vicenda di questo testo così  complesso ed articolato che vi consigliamo di non perdere, promette di  sorprendere gli spettatori, tenendoli incollati alle poltrone fino allo sconvolgente finale, e probabilmente confermerà ed anzi accrescerà il successo raggiunto negli scorsi anni e che ha ormai consacrato “La Verità in Scena“ come una delle più promettenti realtà nel panorama del teatro a Roma.

Per chiudere chiediamo al regista Roberto Costantini quali sono i suoi prossimi progetti: “Dopo  Sleeping, a fine Giugno, andrò in Sicilia, a Catania, dove sono stato invitato a condurre un workshop di introduzione al Metodo Strasberg. Sarà un’occasione importante per conoscere una realtà professionale diversa da quella della capitale e per offrire una diversa prospettiva della recitazione in un luogo in cui forse ci sono meno occasioni di sperimentare un approccio alla preparazione di un personaggio a  cui da anni  io credo  ciecamente e che credo sia fondamentale diventi  parte integrante del bagaglio culturale e professionale di un attore”.