Il Triangolo di Bridgewater: il lato oscuro degli Stati Uniti

Grazie a Hollywood, conosciamo un po’ tutti il famoso triangolo delle Bermude. Ma negli Stati Uniti esiste un altro triangolo, questo sulla terraferma, più precisamente nello stato del Massachusetts, altrettanto misterioso, se non di più.

Il triangolo di Bridgewater nel Massachusetts

Il termine, coniato dal ricercatore Loren Coleman, apparse per la prima volta nell’Aprile 1980 in un suo articolo sul Boston Magazine intitolato “The Bridgewater Triangle.” In esso venivano indicati diversi fenomeni osservati all’interno di questa zona che si estende per circa 520 km². Con il passare degli anni gli avvenimenti insoliti non sono affatto diminuiti, tutt’altro. Si va dagli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO) e le sfere luminose ai criptidi come il Big Foot, i serpenti giganteschi e il mitologico Thunderbird, o uccello del tuono, con un’apertura alare di oltre sei metri, a volte descritto con caratteristiche tali da ricordare lo pterodattilo.

Ma questo è solo l’inizio.

Gli insoliti avvenimenti che caratterizzano la zona delineata dalle città di Abington, Rehoboth e Freetown, includono anche apparizioni di entità spiritiche. Hockomock Swamp, questo il nome dato dagli indiani Wampanoag alla palude che occupa il cuore del triangolo, significa per l’appunto: “Luogo in cui dimorano gli spiriti.”

Nei dintorni della palude incontriamo diversi luoghi di sepoltura usati dai nativi americani. Si narra che questi, durante le dispute territoriali con i colonialisti, maledirono il posto. Tante le testimonianze di gente che ha sentito urla di battaglia, canti e suoni di tamburi come se le battaglie che si svolsero nella zona andassero avanti ancora tutt’oggi. Molti colonialisti si inoltrarono nella palude senza più essere ritrovati, tanto che nel 1659 venne ordinato di ricoprire l’aria di trappole per i lupi. Non fu molto utile, però. A tutt’oggi le persone continuano a scomparire.

Proprio durante il periodo coloniale – sostiene Coleman – si narra che ci fossero gli Yellow Days, i “Giorni Gialli”, in cui il cielo diveniva completamente giallo come ricoperto da un cappa di zolfo. La storia di questo posto si spinge però molto più indietro nel tempo. Esiste una roccia chiamata Dighton Rock che esibirebbe un numero di iscrizioni di possibile origine vichinga e, per quanto apparentemente assurdo, addirittura fenicia.
Alcuni di questi strani avvenimenti hanno coinvolto anche gli stessi ricercatori. Secondo John Brightman del New England Paranormal Research, uno spirito lo spinse al tentato suicidio, sussurrandogli all’orecchio di saltare giù da un precipizio oppure andarsene. Per fortuna, i suoi amici lo trovarono in tempo per salvargli al vita. Spiriti e creature sconosciute coabitano la zona. Sempre stando a quello che dice Brightman, una misteriosa “creatura nera” non meglio identificata si aggirerebbe indisturbata proprio da quelle parti.

Nel 1976, invece, un pompiere di Abington, Philip Kane, vide un enorme cane azzannare alla gola i sue due pony. Il cane, secondo la testimonianza, era della stessa stazza delle sue prede.

Nella zona, specialmente dalle parti di Hockomock Swamp, vengono praticati riti voodoo. Non mancano nemmeno quelli satanici. Diversi sacrifici di animali sarebbero stati eseguiti in ambito ritualistico per mano di persone con tunica e cappuccio nero e alcuni alberi sarebbero stati marcati con dei simboli occulti.

Il triangolo di Bridgewater è un posto affascinante. Certo è difficile determinare fino a che punto molte delle testimonianze siano in effetti genuine, ma la mole di avvistamenti e documentazioni di strani avvenimenti è tale da fare pensare che nella zona succedano davvero cose che meriterebbero di essere investigate più a fondo.

redazione