Non tutte le malattie si mostrano al mondo con un decadimento fisico o necessitano dell’uso di ausili. Tuttavia, in questo nostro mondo, che vive di etichette, qualcosa che non è possibile classificare o non salta subito all’occhio è causa di dubbio. Eppure la sofferenza è la stessa. Se non maggiore. La verità è che si sta male due volte, e la seconda è un dolore gratuito. Un dolore che potrebbe essere evitato se solo non fosse abitudine comune sparare giudizi affrettati e distratti sugli altri. Siamo abituati ad osservare il mondo che ci circonda sulla base di modelli, preconcetti e stereotipi confezionati ad hoc, senza valutare le cose per quello che sono. Restiamo perplessi di fronte a ciò che appare come un utilizzo fraudolento del contrassegno per disabili ad esempio. Ma ci soffermiamo a pensare che l’utilizzatore potrebbe aver diritto a quel pass pur non mostrando la sua malattia?
IL MALATO “INVISIBILE”
Il malato invisibile è costretto a giustificarsi, dando spiegazioni a chi mette costantemente in dubbio la sua credibilità. E’ qualcosa che porta grande disagio, addirittura umiliazione, e che spesso dà il via ad una spirale negativa che termina nell’autoemarginazione. Ma c’è anche chi, invece, trova il modo e la forza per reagire e per dimostrare al resto del mondo che riconoscere che non tutte le disabilità sono “visibili” è un passo avanti per abbattere un ulteriore barriera culturale.
IL LOGO DI GRACE
Lei è Grace Warnock e a soli 10 anni sta impartendo una grande lezione di civiltà: affetta dal morbo di Crohn, una malattia infiammatoria che colpisce l’intestino e che la costringe quotidianamente ad usare spesso le toilette, stanca degli sguardi e delle occhiatacce delle persone che non capivano perché la ragazzina, apparentemente sana e forte, si recasse nei servizi dedicati alle persone con disabilità, ha deciso di disegnare il proprio logo. Un uomo e una donna stilizzati, come quelli che si trovano all’ingresso delle toilette pubbliche di tutto il mondo. Solo che, contrariamente ai cartelli già noti, questo presenta un terzo elemento: un omino seduto in sedia a rotelle. Mentre gli altri due, in piedi, sfoggiano un cuore rosso in pieno centro di petto.
“GRACE’S SIGN”, UNA CAMPAGNA ONLINE PER I MALATI “INVISIBILI”
Con lo scopo di diffondere il suo messaggio e vedere il suo disegno su tutti i servizi igienici accessibili della Scozia e del Regno Unito e, se possibile, in tutto il mondo, è nata una pagina Facebook “Grace’s Sign” che ha dato avvio ad una campagna online. Il Parlamento scozzese ha già accolto la richiesta della piccola Grace, annunciando che il simbolo verrà appeso su tutte le toilette del Paese. “E’ un messaggio importante per tutta la Scozia per dire che i servizi igienici dedicati alle persone con disabilità sono aperti a tutti, indipendentemente che la disabilità sia visibile o meno”, ha commentato la parlamentare Iain Gray. Indubbiamente si tratta di una grande vittoria, non solo per Grace ma per tutti coloro che, in silenzio, tutti i giorni combattono la loro personale battaglia.