Il cane sa riconoscere se siete felici o tristi: la conferma arriva dalla scienza

La notizia non è di quelle che creano scandali e non si tratta certo di una di quelle scoperte destinate a cambiare il mondo, ma lo studio condotto da un team di ricercatori della Lincoln University non è altro che una testimonianza, anzi, una riconferma di quanto molte persone già sanno. Infatti, i cani sanno riconoscere se siete felici o tristi: in poche parole, sanno riconoscere le emozioni umane e conferire loro un valore attraverso una serie di indizi visivi e sonori. 

Lo studio ha esaminato le modalità attraverso cui i cani riescono a osservare e ad ascoltare le persone, e a denotare un loro particolare tipo di attenzione a seconda dell’emozione espressa dall’uomo: a ogni emozione umana, in breve, è stata associata una particolar risposta del cane. I ricercatori della Lincoln University, in collaborazione con l’Università di San Paolo, hanno dunque scoperto che i cani riescono meglio a identificare l’immagine visualizzata piuttosto che l’input sonoro, focalizzandosi pertanto prevalentemente sulla prima componente.

Basandosi sugli input sensoriali, è stato così scoperto che i cani dispongono di alcuni schemi mentali che hanno la capacità di tradursi in condizioni emotive positive o negative. Ma la straordinaria conferma arriva anche dalla riprova che i cani sanno perfettamente riconoscere le espressioni facciali degli uomini, associando a esse un particolare stato d’animo. Un po’ come per gli altri cani, di cui sanno ben identificare emozioni stabilendo un particolare processo di comunicazione.

Uno degli autori dello studio, tale Kun Guo, ha spiegato così l’importanza di questa scoperta: “Prima gli studi hanno indicato che i cani possono distinguere tra emozioni umane tramite alcuni indizi, come ad esempio le espressioni facciali. Non è però la stessa cosa rispetto al riconoscimento emotivo. Il nostro lavoro dimostra che i cani sono capaci di integrare due diversi tipi di informazioni sensoriali, in una percezione coerente delle emozioni sia degli esseri umani, sia dei cani. E per fare ciò è necessario un sistema di classificazione interna degli stati emotivi”.

Ma c’è di più: “Tale capacità cognitiva, finora è stata identificata solamente nei primati e la capacità di fare questo tra diverse specie si è vista solo negli esseri umani“. Insomma, un passo davvero molto importante che dà ragione a cinofili ed esperti che hanno sostenuto sempre questa tesi.

redazione