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I ricercatori ricorrono alle cellule staminali dei pazienti per curare le lesioni del midollo spinale

L’iniezione endovenosa di cellule staminali tratte dal midollo osseo nei pazienti affetti da lesioni al midollo spinale può portare ad un significativo miglioramento delle funzioni motorie. È quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della Yale University, negli Stati Uniti, e della Sapporo Medical University, in Giappone, i quali hanno riportato i loro risultati sul Journal of Clinical Neurology and Neurosurgery lo scorso 18 febbraio.

Oltre a non aver riscontrato alcun tipo di effetto collaterale dalla terapia, i ricercatori hanno avuto modo di accertarsi che in oltre della metà dei pazienti è stato possibile osservare un considerevole miglioramento dal punto di vista motorio a distanza di poche settimane dalle prime iniezioni. L’introduzione di cellule staminali ha permesso di rendere nuovamente accessibili funzioni motorie chiave come ad esempio camminare o usare le mani.

I pazienti sottoposti alla terapia avevano subito lesioni non penetranti del midollo spinale, causate principalmente da cadute o traumi minori alcune settimane prima di ricevere l’impianto delle cellule staminali, ricavate direttamente dal loro midollo osseo. I sintomi derivanti da tali lesioni includevano la perdita della funzione motoria e della coordinazione, la perdita sensoriale e la disfunzione dell’intestino e della vescica.

Secondo quanto affermato da Jeffery Kocsis della Yale University, uno degli autori dello studio, questo tipo di terapia non si dimostrerebbe utile solo per le lesioni del midollo spinale, ma anche per quelle cerebrali, come quelle dovute agli ictus. “Risultati simili con le cellule staminali in pazienti con ictus aumentano la nostra fiducia”, ha spiegato Kocsis. “Questo approccio può essere clinicamente utile. È il culmine di un ampio lavoro di laboratorio tra i colleghi di Yale e Sapporo”.

Stephen Waxman, altro autore della ricerca alla Yale University, ha ulteriormente sottolineato le potenzialità di questa terapia. “L’idea di poter essere in grado di ripristinare la funzione dopo un trauma al cervello e al midollo spinale utilizzando le cellule staminali del paziente stesso ci ha incuriosito per anni. Ora abbiamo la prova, negli esseri umani, che potrebbe rivelarsi possibile”.

I risultati dello studio non erano in cieco e non sono stati somministrati placebo. Gli autori hanno comunque invitato alla prudenza per quanto riguarda l’osservazione dei risultati, infatti hanno rimarcato che dovranno essere effettuati ulteriori studi prima di poter confermare con certezza gli esiti di questa ricerca preliminare. Potrebbero essere necessari degli anni, ma viene professato il giusto ottimismo nei confronti di una terapia che è stata studiata per anni come potenziale rimedio per tali lesioni.

Giuseppe Forte