I millennial del Paese del Dragone viaggiano di più oltre le frontiere del continente asiatico

Tecnologia, cibi esotici, attività avventurose ed esperienze locali; sono questi i trend che influenzano i viaggi dei millennial cinesi. In Italia il monumento più visitato e fotografato dai turisti cinesi è la Torre di Pisa.

Una recente indagine effettuata da Hotels.com® ha rivelato che i millennial cinesi si stanno sempre più appassionando ai viaggi internazionali. Si osserva un sorprendente aumento dell’80% delle spese rispetto allo scorso anno per finanziare i loro viaggi, fare straordinarie esperienze, soggiornare in alloggi altamente tecnologici, gustare prelibatezze esotiche, fare shopping. 

La passione per la cultura pop, i film e la televisione (62%), sono le principali fonti di ispirazione per i viaggiatori millennial cinesi, tanto da spingerli a varcare i confini asiatici verso lidi più esotici nel mondo alla ricerca di esperienze da brivido, divertimento senza tabù e feste. 

Nel 2017 i post sui social e selfie si sono rivelati elementi fondamentali nei viaggi dei millennial cinesi: il 63% usa la telecamera interna per ottenere like e rafforzare la propria immagine social, mentre il 15% dei millennials cinesi afferma sia indispensabile valorizzare tutto ciò che potrebbe migliorare la loro presenza social.

L’indagine condotta rivela comunque che nessuna generazione è totalmente immune dall’innegabile attrazione dei social network. Il 52% dei viaggiatori totali cinesi è attratto dal potere della condivisione delle notizie, e un terzo della generazione più adulta afferma che le loro decisioni e i loro comportamenti in materia di viaggi sono influenzati dai loro figli digitali nativi o più digitalmente connessi.

Al primo posto il divertimento, poi le emozioni forti e anche la cura dell’anima – Pronti a liberarsi da ogni freno e inibizione, più di un terzo dei viaggiatori cinesi è attratto dalle accondiscendenti atmosfere delle più famose mete del divertimento come Macao, Bangkok, Amsterdam e Las Vegas. Nel frattempo, i millennial più esperti in quanto a festival internazionali, hanno dato vita ad una nuova ondata di viaggi caratterizzati da prezzi inferiori e con una pianificazione più rapida rispetto agli anni passati. Coroncine di fiori e brillantini sono già in valigia! #glitter

I nuovi viaggiatori millennials cinesi amano tutto ciò che è spaventoso e inquietante. Quasi la metà di loro afferma di voler visitare la Porta dell’Inferno in Turkmenistan e più di un terzo vorrebbe esplorare le catacombe di Parigi. #pauroso

Nonostante la passione per il macabro, le maggiori ansie da viaggio per i millennials cinesi provengono da antiche superstizioni, sorprendentemente più importanti per i giovani che per gli adulti. Il 40% dei millennials non vuole uno specchio di fronte al proprio letto, rispetto al 35% della generazione precedenti. Non amano neanche pernottare alla fine del corridoio (41% vs. 35%) e sono meno propensi a alloggiare al 4° o 5° piano (20% vs. 12%). 

La passione per tutto ciò che è locale – Soggiornare in una struttura a-tipica è importante per più della metà dei viaggiatori che, piuttosto che scegliere alberghi ultra-stellati, optano sempre più per alberghi indipendenti, fuori dagli schemi e caratterizzati da gusto e foggia locali (55%). Il 33% sceglie hotel boutique, il 23 % hotel eco-friendly e il 21% hotel super tecnologici. Inoltre, inclini a immergersi in esperienze autentiche, i viaggiatori cinesi non si tirano indietro quando si tratta di spendere per soddisfare le proprie voglie come assaggiare esotiche leccornie locali (69%), esplorare le strade delle città alla ricerca di oggetti autentici del luogo (43%) o fare shopping di lusso (38%). 

Digitalmania – I millennials cinesi sembrano prendere il digitale molto sul serio. Connettività ed efficienza sono la chiave per chi è sempre in viaggio. Spazi di co-working (39%), tecnologia a commando vocale (38%), prenotazioni di realtà virtuali (38%), servizio clienti robotizzato (32%), accesso alle stanze tramite telefonino (31%) e postazioni social media live (26%), sono tutti servizi extra che desidererebbero trovare nelle strutture ricettive. 

Alcune considerazioni utili per gestori di strutture ricettive

Nonostante la forte attrazione per le mete extra-Asia sia in notevole aumento, molti viaggiatori cinesi amano ancora rimanere nel Continente asiatico. Le destinazioni asiatiche occupano, di fatti, 6 delle 10 posizioni nella classifica delle nazioni più accoglienti. In testa alla classifica il Giappone. Questo però non significa che non si possa far di meglio! La possibilità di scan QR code tramite WeChat o di metodi di pagamento tramite telefono cellulare sono elementi importanti per i viaggiatori cinesi. A oggi, i metodi di prenotazione attuali non sono affatto soddisfacenti per ben un terzo dei viaggiatori. Annunci dei trasporti in cinese mandarino e uno staff degli alberghi in grado di parlare la lingua ufficiale cinese sono altre due aree da migliorare. 

Johan Svanstrom, Presidente di Hotels.com, commenta: “Ogni viaggiatore vorrebbe sentirsi il benvenuto in un nuovo paese – non è certo un segreto, tutti abbiamo bisogno di stabilire rapporti umani, specialmente se ci troviamo in un posto sconosciuto e nuovo. Il nostro report evidenzia che i viaggiatori cinesi si sentono maggiormente accolti e benvenuti in località in cui i commessi parlino mandarino, il mobile wallet cinese venga accettato, e la segnaletica sia comprensibile. 

“Gli albergatori devono saper attrarre questa fresca e nuova ondata di straordinari ed energici viaggiatori cinesi millenial, e cercare di andare incontro ai loro sempre più curiosi desideri. Il futuro dei viaggiatori cinesi prevede divertimento e libertà, e Hotels.com non vede l’ora di soddisfare i loro prossimi viaggi!” ha concluso Svanstrom.

E i viaggiatori cinesi in Italia? – L’Italia è tra le prime 5 mete europee più popolari tra i viaggiatori cinesi, mentre a livello mondiale si colloca al 14° posto guadagnando una posizione rispetto al 2017. Diversamente da quanto accade in altre nazioni europee come Regno Unito o Francia, i turisti cinesi una volta in Italia non visitano solo la capitale Roma (63%), ma fanno tappa anche e soprattutto a Milano (64%), Firenze (43%) e Venezia (34%). 8 viaggiatori cinesi su 10 vengono nel nostro Paese soprattutto per turismo privato (83%), mentre il 16% raggiunge l’Italia per affari. I Millennial cinesi vengono anche per visitare parenti e amici, 8% contro 2% dei non-millennial, mentre il 7% visita l’Italia in occasione di eventi sportivi e un 5% per sottoporsi a cure mediche. 

Circa metà dei millennial cinesi (48%) sono mossi da interesse verso la cucina italiana e postano sui social e fanno selfie con pietanze e cibi italiani che non si trovano facilmente tra i confini della Repubblica Popolare Cinese. L’Italia si colloca al 3° posto in Europa e 11° nel mondo per Paese più postato sui social dai viaggiatori cinesi.

redazione