sesso esibizionismo

Giù la maschera, nell’intimo siamo tutti dei gran maiali

Viviamo in un’epoca in cui il virtuale può portarci ovunque, persino nelle patte dei nostri pantaloni. No, non si tratta di becera pornografia, ma di un’incessante bisogno di mostrarsi e di mostrarLO, di sesso, esibizionismo sfacciato, di confronti, condivisioni e libero sfogo del voyeurismo interiorizzato, di cui tutti siamo affetti. Scrolliamo via il perbenismo e ogni preconcetto, perché indignarsi non serve.

“Il sesso è sporco solo quando non ti lavi”. A dirlo è stata Madonna, icona mondiale di stili di vita e rivoluzioni culturali, Madonna, la cantante ovviamente.
La maschera della pudicizia che indossiamo in pubblico, la riponiamo nell’armadio ogni sera, quando tornati dall’ufficio ci stravacchiamo sul divano e apriamo le app “segrete“.

sesso esibizionismo

Applicazioni tenute nascoste in pubblico, ma che trovano linfa vitale nell’intimità della sera. Fotocamere che registrano video e scattano foto di turgidi membri ed esplosioni di piacere. Applicazioni che nascondono a colleghi ed amici le performance pruriginose, i video amatoriali di amplessi di fuoco, di voglia e desiderio. Condivisione e apprezzamento di ciò che siamo, di ciò che desideriamo, di ciò che vorremmo: sesso, esibizionismo e desiderio.

Abbiamo imparato la lezione dai giornaletti pornografici, comprati di nascosto nelle edicole del paesino affianco al nostro e avvolti e protetti dalla copertina di Famiglia Cristiana. Ci siamo divertiti ad appendere nelle nostre officine e nelle ante interne dei nostri armadi i calendari dell’Arcuri e della Falchi. Ci siamo nutriti con i click ai siti porno che hanno accantonato i DVD e le obsolete videocassette di cattivi pensieri. Ora prevale la voglia di sperimentare, di essere protagonisti.

Se Instagram ha scatenato un’ossessa necessità di mostrare a chiunque la faccia pulita e truccata, quella che deve generare anche un po’ d’invidia in chi ci guarda, esistono luoghi inesplorati del web in cui affiorano migliaia di Mr Hyde. Visioni che fanno inumidire non soltanto gli occhi, nella smodata ricerca di perversione e nell’esigenza di creare desiderio in chi scopre le nostre.

Ciò che colpisce è la dualità e l’insospettabilità. La facciata mostrata in pubblico è pulita, corrispondente alla morale, che giudica la perversione. La facciata privata si nutre, invece, di quella stessa perversione che in mezzo alla gente viene additata da tutti. Nessuno ne è esente, neppure tu che leggi, nemmeno io che scrivo.

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Spopolano forum ad accesso gratuito in cui si raccontano esperienze, si scambiano opinioni e si mostra tutto. Forum generici, per tutti i gusti più uno, che si rivolgono ad un vasto bacino di utenti o specializzati per precisi feticismi. Non c’è giudizio e neppure pregiudizio. Gli utenti sono tantissimi e dietro ad un nickname può celarsi chiunque. E’ possibile incrociare professionisti di ogni settore, casalinghe annoiate, studenti universitari e se si è fortunati anche il ragazzo che piace.

Per coloro che amano l’immediatezza e le chat istantanee, esistono applicazioni tipo Kik o Telegram. Canali e gruppi consentono l’anonimato o per chi lo desidera, la possibilità di mostrare la propria identità. Gruppi tematici per genere, orientamento o finalizzati all’incontro. Divisioni per grandi città o regioni, fasce d’età, gusti e voglie estreme. Il passaggio di file e messaggi è incalcolabile. Gif, immagini, brevi video di amplessi professionali, ma soprattutto amatoriali. Quello è il bello, il divertimento, il mostrare con orgoglio ciò che normalmente nascondiamo nelle mutande. Si creano discussioni su cui confrontarsi, si innescano challenge peccaminose o semplicemente si inoltrano e si scambiano immagini private con cui accendere bollori e magari terminare in happy ending con sexting di ogni sorta.

Esiste, poi, la versione porca di Instagram, incarnata da VERO. Le modalità di utilizzo sono le stesse di Instagram. In realtà, Vero nasce proprio come alternativa al dominio di IG. Esiste, però, una doppia identità di Vero, nascosta e sessualmente esplicita. Si postano foto e brevi video, si accumulano seguaci e like e c’è chi è riuscito a sfondare, diventando una piccola celebrità, mostrando anche nudità e vigore. La connessione avviene mediante richieste d’amicizia. Bisogna, però, ottenere un diamante. Chi lo riceve può godere di foto e video privati e intimi. Un’applicazione che raccoglie utenti da tutto il mondo, con la sola passione di mostrarsi e di essere apprezzati. Adatta agli amanti del sesso, esibizionismo e di voluttuosità.

L’imbarazzo è solo sulla scelta, ma questo lo sapete già. A voi la scelta!

Benito Dell'Aquila