Fantasmi – Cosa sono e cosa non saranno mai

Notaquesto pezzo contiene alcune foto prese da internet e reputate molto significative nell’ambito. Falsi? Probabile, ma sta di fatto che le trovo realmente inquietanti.
C’è una cosa a cui siamo sempre stati appassionati: le storie di mostri e di fantasmi derivate dal folklore di certi paesi o continenti. Storie differenti ma dai tratti comuni, storie con radici profonde, perse nel tempo e nello spazio, rimaste vive solo grazie a racconti letterari e meno letterari di scrittori famosi o meno famosi, alle leggende popolari, alle storie raccontate attorno a un fuoco da tempo immemore. Molto spesso il confine tra questo tipo di interesse e la curiosità nei confronti dell’esoterico è veramente tanto sottile.
C’è ancora chi crede che i poltergeist siano un certo tipo di fantasma solo perché una fortunata serie cinematografica ci ha insegnato così. Ma l’unica cosa che riconduce il fenomeno dei poltergeist a un’origine spiritica è il nome stesso, derivato dalla lingua tedesca e che significa, letteralmente, “spirito chiassoso” solo perché un tempo si pensava che gli spiriti dei defunti si manifestassero attraverso lo spostamento di oggetti, voci e rumori. In realtà quello dei poltergeist è un fenomeno legato, secondo i parapsicologi, alla così detta Psicocinesi Spontanea Ricorrente (RSPK), che non ha nulla di sovrannaturale ed è determinato da individui in età puberale (persona focale) che agisce sull’ambiente circostante in modo inconsapevole.
Ma allora cosa sono realmente i fantasmi? Il termine deriva da greco φάντασμα (phàntasma) e significa “apparizione”. Originariamente si trattava di apparizioni sovrannaturali che solo in seguito furono associate agli spiriti dei defunti. Per alcuni si tratti di echi generati dai campi elettromagnetici dei viventi che permangono anche dopo la loro morte, per altri delle anime dei trapassati ancora ancorate al nostro quando e al nostro dove. Ma le spiegazioni trovate e date a questo fenomeno sono molteplici (ma mai avvallate dalla comunità scientifica):
1) Proiezioni telepatiche: si tratta di vere e proprie proiezioni mentali attuate casualmente e inconsapevolmente da soggetti sotto forte stato di stress. Praticamente un fenomeno psichico.
2) Corpo astrale: praticamente lo strato emotivo dell’individuo, in grado di prendere forma quando l’individuo stesso non è in grado di esercitare un controllo su se stesso (ad esempio durante il sonno). Una sorta di immagine emotiva di noi stessi che si distacca dal nostro corpo e viaggia.
3) Buchi spaziotemporali: sorta di portale che collega diversi tempi e diversi luoghi. I fantasmi in questo caso sarebbero delle immagini incorporee di persone realmente esistenti o esistite in altri tempi (nel passato o nel futuro) o in altri luoghi.
E’ capitato che ai fantasmi venisse associato il fenomeno delle orbs (sfere di luce), ovvero sfere luminescenti che compaiono in foto e video ma che non sono legate a difetti della pellicola o dell’obiettivo. Molto spesso i fantasmi vengono identificati con gli spiriti, ma lo spiritismo è una cosa più vasta e agli spiriti non viene sempre associata un’origina umana. Per lo più gli spiriti possono agire pesantemente sul mondo circostante, i fantasmi no se non a un livello superficiale. Certo, i fantasmi possono essere spiriti dei defunti (una delle più famose rappresentazioni sono i fantomatici fuochi fatui) ma si tratta di due connotazioni non sempre coincidenti. I fantasmi vengono confusi anche con le larve, forti concentrazioni di energia negativa che si attacca ai viventi nutrendosi della negatività degli stessi.
Ovviamente i fenomeni legati ai fantasmi non sono riconosciuti dalla comuncità scientifica che, per lo più, li spiega trattandoli come casi di allucinazione e allucinazione collettive. Altre volte con fenomeni naturali o atmosferici. Sta di fatto che i fantasmi sono una presenza costante in tutte le culture, in tutti i luoghi e tutte le epoche: religione, filosofia, letteratura li hanno spiegati nelle maniere più disparate. Noi, semplicemente, pensiamo che non tutto possa essere spiegato e che non debba. Molto spesso crediamo non ce ne sia neanche bisogno: probabilmente se una spiegazione plausibile e comune esistesse, adesso non avremmo un repertorio culturale talmente vasto e variegato sull’argomento e ci saremmo persi veri e propri capolavori e pezzi d’arte. Sarebbe stato un vero peccato.
redazione