Estate è scoperta, ecco alcune curiosità dei monumenti più famosi al mondo

Estate è viaggio. Sono molte le persone che decidono di passare dei giorni alternativi lontano da casa durante il periodo di ferie. Le ragioni per cui una persona parte sono tante, prime fra tutte: relax e scoperta. Anche se a volte per scoprire nuove realtà non bisogna per forza andare dall’altra parte del mondo, tuttavia ci sono delle mete che continuano ad attirare ogni anno milioni di turisti. Luoghi come Londra, Parigi, New York, Los Angeles sono il sogno di tutti. La fama di tali città strettamente legate al turismo si deve, però, anche alla presenza di strutture da poter visitare (e fotografare). Dai musei internazionali come il Louvre in Francia o il MOMA a New York, ai monumenti più famosi del mondo. Alcune di queste enormi strutture fanno parte persino delle sette meraviglie del mondo, ma sei proprio sicuro di conoscerne tutte le curiosità?

Alla scoperta dei monumenti più visitati al mondo, in Italia la Torre di Pisa e il Colosseo

Il viaggio inizia a casa nostra. Tra le attrazioni turistiche italiane più visitate spiccano senza alcun dubbio l’Amphitheatrum Flavium, meglio conosciuto come il Colosseo di Roma, e il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero la Torre Pendente di Pisa. Due strutture totalmente diverse, ma che continuano ad attrarre ogni anno visitatori da tutto il mondo, i quali desiderano non solo fare una foto ricordo, ma saperne qualcosa in più.

Ad esempio, non tutti sanno che il simbolo della città eterna, il Colosseo è nato come Anfiteatro Flavio poiché la sua costruzione – iniziata il 70 d.c con Vespasiano e terminata l’80 d.c con Tito – avvenne, appunto, sotto la Dinastia Flavia a cui appartenevano i due imperatori citati.

Perché è allora passato alla storia come Colosseo? Le teorie sono tante, forse quella più diffusa è, però, che il nome derivi dalla statua del “colosso” di Nerone, la quale era situata a pochi metri dall’anfiteatro.

Data la maestosità dell’epoca e del Colosseo, non stupisce sapere, inoltre, che la sua inaugurazione durò ben 100 giorni durante i quali si alternarono spettacoli anche molto crudeli che videro la morte di 5000 belve a giornata.

Dalla capitale d’Italia alla città Toscana conosciuta soprattutto per un suo monumento: la Torre Pendente

Durante la sosta a Pisa è d’obbligo fotografarsi in pose assurde accanto alla Torre nella Piazza dei Miracoli. Alcune fotografie sono davvero originali altre ormai sono diventate “di massa”, in ogni caso l’obiettivo è uno: seguire la pendenza della Torre.

La prima curiosità a riguardo non poteva che riguardare la particolarità della Torre: perché pende? In realtà, originariamente non doveva essere questa la sua caratteristica. Durante la sua costruzione, iniziata il 9 agosto 1173, si notò subito un cedimento del terreno che rese impossibile rendere la Torre dritta. Con il senno di poi, è possibile affermare che la sua inclinazione di 3,9° rispetto all’asse verticale ha reso un semplice campanile uno dei monumenti più conosciuti al mondo.

Se da un lato ci si chiede il motivo della sua particolare pendenza, dall’altro la domanda successiva è: perché non cade? Chiaramente, si sa, le leggi della fisica sono infinite e una di queste dice che “se la verticale che attraversa il baricentro di un corpo cade dentro la sua base d’appoggio il corpo resta in piedi”.

Un’ultima interessante curiosità sulla Torre Pendente riguarda un’insolita superstizione a rischio di estinzione. Per arrivare alla cima del campanile occorre salire ben 276 scalini. Pare, però, che a tutti coloro i quali sono nati e cresciuti a Pisa la salita potrebbe portare sfortuna. Di questa strana superstizione non si conoscono i motivi, ma sono ancora tanti i cittadini di Pisa a non aver mai visitato la cima della Torre.

A proposito di Torri, conosci proprio tutto del monumento più famoso di Parigi?

Non si può escludere la Tour Eiffel in un discorso dedicato ai monumenti più visitati al mondo. Costruita in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1889, la Tour Eiffel prende il nome dall’ingegnere che la ideò: Gustave Eiffel.

Oltre ad essere simbolo di Parigi, la Tour Eiffel che sovrasta la capitale francese rende l’atmosfera magica, in particolar mondo la notte, quando si illumina. Di solito è considerato il posto romantico per eccellenza in cui scattare qualche foto o fare, addirittura, proposte di matrimonio.

E pensare che tutto ciò sarebbe potuto avvenire in Spagna, a Barcellona. Fu, appunto, questa la prima città a cui Gustave Eiffel propose il progetto un anno prima dell’esposizione universale del 1889. L’idea venne, però, scartata e al posto della Tour Eiffel a Barcellona sorse l’Arco di Trionfo.

Sono tante le curiosità che ruotano attorno ad uno dei monumenti più visitati di sempre, ma chi avrebbe mai detto che la ragione per cui la Tour Eiffel non venne smantellata dopo il 1889 si deve alla radio? Infatti, si pensò che essa potesse essere utilizzata come antenna per la trasmissione dei segnali radio.

L’ingegnere Gustave Eiffel è, inoltre, uno degli architetti di un altro monumento famoso: La Statua della libertà

Il simbolo per eccellenza degli Stati Uniti d’America non poteva che essere la “Liberty Enlightening The World”, la famosissima statua della “Libertà che illumina il mondo”.  Eppure, la statua ha molto a che fare con la Francia ed è questa forse la curiosità che poco si conosce.

Infatti, in occasione del primo centenario dell’Indipendenza americana (avvenuta il 4 luglio 1776), la Francia decise di donare al popolo americano la statua che arrivò divisa in 300 pezzi il 17 giugno 1885. I pezzi furono trasportati per nave, e proprio quest’ultima, narra la leggenda, rischiò di naufragare per via del mare in tempesta.

Come detto prima, la parte di rame e acciaio della Statua della Libertà fu opera di Gustave Eiffel, mentre la parte scultorea – si legge da Viaggi Newyork.it – è merito dello scultore francese Frederic Auguste Bartholdi, il quale ispirò il viso della statua alla propria madre.

Interessante è il colore dell’odierno simbolo americano, poiché non è sempre stato verde come appare oggi. Originariamente era marrone, ma la salsedine ha sin da subito cominciato ad ossidare il rame fino a renderla oggi assolutamente di un altro colore.

L’altezza è una della caratteristiche di questi fantastici monumenti, che di certo non rischiano di passare inosservati.

Con i suoi 93 metri, la Statua della libertà è visibile fino a 40 km di distanza. 38 metri, invece, per la statua del Cristo Redentore che dalla cima della montagna Corcovado non sembra scherzare nemmeno.

Alla fine di questa carrellata di monumenti e curiosità, si è arrivati a Rio de Janeiro dove si trova una delle statue più famose e alte del mondo, rappresentante Gesù Cristo che abbraccia dal monte i suoi fedeli.

É sorprendente sapere come pur trovandosi lontana fisicamente dall’Europa, Francia e Italia fecero comunque la loro parte.

Infatti, la statua del Cristo Redentor, come quella americana, fu trasportata a pezzi dalla Francia. Inoltre, come la Tour Eiffel la statua la notte si illumina creando davvero tanta suggestione. Ma non tutti sanno che quando fu illuminata per la prima volta, l’impulso radio per accendere l’intera struttura provenne direttamente da Roma grazie al lavoro di Guglielmo Marconi.

Della sua inaugurazione si ricorda ancora la data che cadde in una data simbolo per l’America, il 12 ottobre 1931, quello stesso giorno nel 1492 Cristoforo Colombo scoprì l’America.

Insomma, sin dai tempi della loro costruzione questi monumenti intendevano dialogare con il passato e il futuro ergendosi a simbolo del proprio Paese ma anche a meraviglie dell’intero mondo.

Giulia Grasso