”La tv spezzata. Enzo Tortora” è in mostra dal 30 novembre al 20 gennaio 2019 ed è stata allestita a Palazzo Ducale di Genova in occasione dei novant’anni dalla nascita dell’ ”uomo di contro”. Enzo Tortora non è stato solo un personaggio televisivo noto al grande pubblico e vittima dell’inchiesta giudiziaria altrettanto famosa, ma ha contribuito a segnare il cambiamento della società italiana negli anni turbolenti che si seguirono tra il Sessanta e l’Ottanta.
La mostra è stata realizzata attraverso il recupero di sue ”tracce”: dichiarazioni, invettive ed aforismi che ritraggono il mondo borghese in cui Enzo Tortora è nato, ma influenzato anche dagli ”eversivi” John Lennon e Pasolini. Inoltre viene ricordata la sua capacità di uomo della televisione, capace di far sentire la sua voce nell’ambiente della RAI e di affezionare il pubblico italiano all’avvento della tv nelle case.
A Palazzo Ducale non mancano gli schermi con cui ripercorrere la carriera di Tortora e la ricostruzione della vicenda dell’inchiesta, iniziata nel 1983, che lo vide protagonista. L’allestimento prevede anche una zona in cui è stata realizzata la cella di prigione in cui il curatore, Renato Tortarolo, ha collocato stralci di lettere alla figlia scritte negli anni del carcere. Infatti, il ”caso Tortora” (di cui l’imputazione era il legame con la malavita e lo spaccio di droga) è ricordato come uno dei massimi esempi di inefficienza della giustizia nel nostro paese e dell’ingiustizia diffamatoria sulla figura pubblica e privata di Tortora. Per questo, Genova ha voluto ricordare l’intera vita del personaggio dando rilievo alla capacità mediatica del cittadino che non solo fu un uomo di televisione ma anche giornalista ed esponente del partito radicale e che, dopo gli anni dei tribunali, decise di tornare a ”Portobello” per appena una stagione.
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