Dieci piccoli indiani: Agatha Christie e i segreti di Nigger Island

Dieci piccoli indiani se ne andarono a mangiar… il verso, ben poco politically correct (ma l’originale è peggio!), non può che richiamare alla mente del lettore di gialli il celeberrimo romanzo di Agatha Christie: Dieci piccoli indiani (e non rimase nessuno).

Poco politically correct!

In originale il romanzo si intitola: And then there were none. Ma alla sua prima pubblicazione si chiamava: Ten little niggers. Lasciamo la traduzione a chi conosce l’inglese o usa Google Translate. Lo avevamo detto, che l’originale è ben poco politically correct! E la cosa non si ferma solo al titolo di Dieci piccoli indiani. Nigger Island è chiamata così per ciò che ricorda la sua conformazione, e uno dei protagonisti si è macchiato della morte di un intero gruppo di africani, cosa che è accolta con non troppa preoccupazione da diversi personaggi. D’altro canto, dobbiamo renderci conto che stiamo parlando del 1939, periodo in cui non si era esattamente “avanti” in fatto di diritti civili.

dieci piccoli indiani
da Harper book club

La trama

Otto persone arrivano su un’isola alle coste del Devon, richiamate da otto diverse lettere firmate U. N. Owen. Sbarcate a Nigger Island, vengono accolte da una copia di servitori. Dieci persone in tutto, perché il misterioso U. N. Owen non si presenterà mai all’appello. I dieci ospiti cenano in tranquillità, convinti che prima o poi il misterioso padrone di casa farà la sua entrata in scena. Ma, di colpo, la loro serenità viene rotta da una voce possente, che chiama ognuno di loro per nome completo e li accusa di aver causato un omicidio per il quale non sono stati puniti. Subito dopo, uno di loro muore per avvelenamento. Caso strano, il suo decesso sembra seguire una logica: la filastrocca che ognuno dei protagonisti si è trovato incorniciata in camera.

Dieci piccoli indiani

se ne andarono a mangiar:

uno fece indigestione,

solo nove ne restar…

Col passare delle strofe, ognuno di questi dieci piccoli indiani muore in un modo diverso, finché l’ultimo, rimasto solo, non si impicca a un pino. Un ulteriore riferimento alla filastrocca si trova sul tavolo da pranzo: a mo’ di decorazione ci sono dieci piccoli soprammobili. Ogni volta che un ospite muore, una delle figurine scompare, cosa che contribuisce ad aumentare il nervosismo degli ospiti. Proprio come i dieci piccoli indiani, i personaggi muoiono uno dopo l’altro, incapaci di capire chi è che li sta prendendo di mira. Ben presto si rendono conto che l’assassino deve essere necessariamente uno di loro.

dieci piccoli indiani
da L’amletico

I personaggi

I protagonisti di Dieci piccoli indiani sono, manco a dirlo, dieci: Vera Claythorne, una signorina accusata di aver ucciso il bambino a cui faceva la babysitter anni prima. Tony Marson, un giovane ricco e irresponsabile, accusato di aver ucciso due bambini investendoli con la macchina. Thomas ed Ethel Rogers, il personale di servizio, accusati dell’omicidio di un’anziana signora per la quale lavoravano in precedenza. Il generale MacArthur, che avrebbe mandato a morire un suo sottoposto poiché era l’amante di sua moglie. Emily Brent, una bigotta “vecchia zitella” che ha causato il suicidio della sua giovane protetta. Il dottor Armstrong, che avrebbe ucciso una sua paziente per negligenza. Philip Lombard, un mercenario, accusato (come detto prima) della morte di un intero gruppo di africani. William Blore, un ex ispettore di polizia, che avrebbe falsificato delle prove per condurre all’arresto di un innocente. Simile alla sua colpa, quella dell’anziano giudice Wargrave, che avrebbe fatto condannare a morte un uomo ingiustamente.

dieci piccoli indiani
da Multiplayer

Giudizio

Eppure, malgrado un cast così variopinto, non si può dire che i personaggi siano il punto di forza di Dieci piccoli indiani. Complice una prosa scarna, quasi spartana, molti di essi risultano dimenticabili, quando non del tutto confondibili fra di loro. Soffrono spesso della sindrome della “voce unica”, ossia è impossibile capire chi ha detto cosa se non leggendo “disse Tizio, disse Caia”. Tutta l’attenzione dell’autrice è concentrata sul dipanarsi degli eventi, con poca considerazione per la psicologia dei personaggi, che spesso sembrano dei burattini in mano alla trama. E il fatto che siano, in effetti, burattini nelle mani di un assassino, non implica che questa sensazione sia voluta. Un altro piccolo difetto di Dieci piccoli indiani è che il lettore non è minimamente in grado di immaginare chi sia l’assassino, fino alla fine del romanzo con la confessione. Un appassionato di gialli ama raccogliere indizi e farsi un’idea propria. C’è da dire che, contrariamente a come succede spesso, la soluzione del caso non è inverosimile né forzata, ha anzi del geniale.

dieci piccoli indiani
da BBC

Il genere

Dieci piccoli indiani è un esempio famoso del genere whodunnit (o whodunit in inglese americano). Questa parola, storpiatura della domanda “Who (has) done it” (chi lo ha fatto?), è andata a indicare un genere di thriller in cui l’attenzione è concentrata su un omicidio, e in cui il protagonista – spesso un detective – indaga per identificare l’assassino. Il romanzo stesso, in fase finale, strizza l’occhio a un altro cliché dei polizieschi, ossia l’omicidio in stanza chiusa a chiave.

da The Hindu

Le trasposizioni

Trattandosi di un bestseller, Dieci piccoli indiani è una storia così famosa da essersi stampata nella cultura collettiva. Difficile incontrare qualcuno che pensi al primo verso della filastrocca senza fare il collegamento con Agatha Christie. Questo è stato di certo aiutato dalle tantissime trasposizioni televisive, teatrali e cinematografiche del romanzo, dai cammei nelle serie tv e nei cartoni animati, e dalle citazioni. Meritevole di menzione è la miniserie BBC del 2015, che forse molti di voi ricorderanno per Charles Dance (sì, Tywin Lannister) nei panni del giudice Wargrave. Molte trasposizioni hanno cambiato massicciamente il corso degli eventi e persino l’identità dell’assassino, mentre questa miniserie è estremamente fedele al romanzo originale, arricchendolo soltanto dal punto di vista della complessità dei personaggi.

da Mymovies

Dieci piccoli indiani è una lettura veloce e piacevole, suggerita a chiunque voglia finalmente venire a capo di tutti i riferimenti raccolti qua e là alla più celebre storia di Agatha Christie.

Giulia Taccori