”Tutto è progetto”: l’architetto Beppe Finessi parla ai giovani

Se è vero che l’arte è comprensibile davvero solo agli artisti o ai critici, non si può dire lo stesso per il design e l’architettura. Il design è infatti oggi in ogni cosa che guardiamo, che tocchiamo, che desideriamo: non è possibile pensare che architettura, design, arte, moda, cultura visiva possano non convivere insieme. Beppe Finessi, architetto che svolge la propria attività di critica e ricerca presso il Politecnico di Milano, lo sa bene. Ascoltandolo parlare, d’altronde, infonde una speranza profonda sul futuro e sulla reale possibilità che i giovani POSSANO fare ciò che amano, solo non smettendo mai di dissetarsi di cultura.

“Importante è – afferma Finessi parlando ai giovani studenti durante una conferenza presso l’Università di Bergamo – andare oltre: specializzarvi su qualcosa che davvero vi interessa, senza però chiudervi strade da soli, cercare e trovare quindi, qualcosa che sentite di amare davvero. Solo così – ribadisce – potrete portare un contributo non indifferente nel vostro campo e chissà magari conoscerne e appassionarvi anche ad altri”.

Il concetto è dunque quello che sentiamo più e più volte in ogni dove: “Fai quello che ami, e non lavorarai un solo giorno della tua vita”. Questo il grande architetto italiano (seppur sempre molto modesto quando si parla di lui e dei suoi importanti lavori) lo sa bene. ”Inventario”, infatti, (rivista di design ispirata a ogni forma artificiale e naturale, come le foglie ad esempio, ma non solo), di cui Beppe Finessi è inventore e anima, si è  aggiudicato niente di meno che il prestigioso premio ”Compasso d’Oro ADI 2014”, riconoscimento al progetto e alla ricerca, uno dei più importanti nel mondo del design. Il design assume infatti oggi un ruolo sempre più emblematico e di importanza: non è qualcosa di effimero, bensì è cerniera, è collante tra innovazione e funzionalità, con un nuovo sguardo verso il futuro, che, afferma Finessi, è già oggi.

“Ai ragazzi – esordisce Finessi, con quella particolare luce negli occhi che caratterizza il suo essere – dico di andare oltre, di perdersi al dì là di ciò che serve sapere per trovare ciò che vogliono sapere. Concentratevi sull’imparare una cosa nuova al giorno, anche piccola, e alla fine (ma non sarà mai, davvero, la fine) vi scoprirete rinnovati. Non è importante concentrarvi su ciò su cui tutti si concentrano: nella moda, ad esempio, non è necessario che tutti disegnino abiti. C’è chi disegna guanti, chi copricapi meravigliosi… Insomma, cercate e create voi, la vostra ispirazione. Siate voi, la vostra ispirazione. Il mondo di oggi, seppur la crisi economica non aiuti, è comunque un mondo aperto a tantissime nuove possibilità, e questo, in ogni campo. Siate ciò che volete, ma siate felici di quello che fate. Con ardore, passione e fatica, troverete  la chiave per una buona parte della vostra felicità”.

Come dare torto alle parole di Finessi? Nei suoi occhi, nei suoi gesti e nel suo entusiasmo esprime al meglio tutto ciò che vuole comunicare ai giovani ragazzi. Fiducia, lavoro, passione, curiosità. Beppe Finessi lo sa bene, ora anche noi.