Le immagini della “Z” disegnata con le bombolette spray bianche sui carri armati e sui mezzi militari russi oramai le abbiamo viste rimbalzare sui tg e sui social da diversi giorni. Ma del significato di questa “Z”, ad oggi dipinta anche sugli edifici nelle città russe, su maglie e cappelli (e persino sull’uniforme di un ginnasta russo, Ivan Kuliak), non ci sono, ad oggi, significati attendibili e chiari.
In molti sono a lavoro per cercare di comprendere il significato di questa lettera d’alfabeto che, assurdamente, non esiste nell’alfabeto cirillico russo. Proprio per questo, esperti analisti hanno dichiarato più volte che, per essere un simbolo nazionalista, è una scelta piuttosto strana.
Varie sono le teorie che, ad oggi, si sono sviluppate.
La prima riguarda il suono della lettera “Z”, che ricorda graficamente il numero 3.
C’è chi sostiene che sia semplicemente un segno distintivo, privo di un significato diverso da quello di evitare il fuoco amico. Secondo alcuni esperti militari, invece, potrebbe indicare la lettera del cognome del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy.
Il ministero della Difesa russo che non ha commentato nessuna delle teorie, sul suo canale Instagram aveva postato che “Z” significava “Za pobedu” in russo, cioè “per la vittoria”.
Sembra che la “Z” venga anche utilizzata a scopo intimidatorio. Anton Dolin, un importante critico cinematografico che ha deciso di lasciare la Russia, in quanto oppositore della guerra, ha pubblicato su Facebook la foto di una “Z” bianca dipinta sulla porta del suo appartamento. Sicuramente un gesto intimidatorio dipinto dalle armate di Putin per mettere in soggezione Dolin dopo le sue chiare affermazione contro l’invasione e la guerra in Ucraina.
Un’altra opzione, è che la “Z” stia per “zapad“, ovvero ovest, che indicherebbe la direzione di marcia dell’attacco dalla Russia verso l’Ucraina. Una guerra, secondo alcuni, quindi contro non solo l’Ucraina, ma contro l’Occidente.
C’è chi poi ha evocato un celebre film del regista greco Costa-Gavras sulla dittatura fascista nel suo paese: “Z, l’orgia del potere”. Sicuramente quella di Putin è molto più che un’orgia di potere che, ovviamente, ci auguriamo finisca il prima possibile.