Condannato a 27 anni di carcere, pianificava di torturare e mangiare bambini

Albert Fish è stato uno dei serial killer più pericolosi e spaventosi nella storia proprio perché prendeva di mira i bambini, se volete approfondire chi fosse in rete potrete trovare una notevole quantità di informazioni su di lui che vi sconsiglio di cercare se siete particolarmente sensibili.
Quando uomini del genere vengono sepolti, con essi in parte l’orrore causato sembra scomparire dalla mente delle persone a volte però purtroppo la storia, almeno per intenzioni, replica.
Sempre negli Stati Uniti nel 2012, un pedofilo di nome Geoffrey Portway è stato condannato a 27 anni di carcere per aver pianificato di rapire, torturare, stuprare, uccidere e mangiare un gran numero di bambini. Il potenziale serial killer pedofilo, ossessionato dalla pornografia, tendeva a confrontarsi con altri mostri per premeditare meglio i suoi possibili crimini, a casa sua è stata infatti trovata una stanza dedicata alle torture che se non fosse stato fermato avrebbe applicato alle sue piccole vittime.
Portway infatti non aveva ancora agito ma si sarebbe preparato a farlo quanto prima, grazie alle autorità del Massachussetts è stato identificato e condannato.
Ventisette anni di galera per quello che l’uomo aveva in mente sono senza dubbio pochi,i la cosa positiva è che per fortuna è stato fermato prima che potesse far male a qualche bimbo e come nella più orrenda delle storie, l’orco ha confessato tutti i suoi piani davanti alle autorità.
La polizia aveva comunque già raccolto tutte le conversazioni sostenute con altri pedofili nelle chat ma l’uomo in ogni modo non ha negato nulla nemmeno l’intenzione di nutrirsi senza scrupolo delle possibili vittime.
In rete se siete curiose e coraggiose sono presenti immagini della camera allestita, tra i suppellettili, così riportano i giornali, pare ci fosse anche una bara per poter contenere i resti dei bimbi che pensava di uccidere.
Se questa persona è stata fermata il merito è stato almeno stavolta della rete che ha potuto fornire sufficienti prove agli inquirenti per mettere in carcere questa persona per un bel po’.

redazione