Chernobyl: dopo la serie tv arrivano gli Influencer

La zona attorno alla centrale nucleare, protagonista del mostruoso incidente del 1986 che tutti conosciamo, da circa otto anni è visitabile, così come i resti dell’adiacente cittadina fantasma di Pripyat. Che poi onestamente cosa ci sia da visitare proprio non lo si capisce. Sarà anche un “museo a cielo aperto”, come è stato definito da molti, ma non c’è nessuna opera di qualsivoglia pittore famoso da ammirare. C’è la morte, la desolazione, la tristezza di chi, quel giorno ha perso tutto…e forse dire “tutto” suona comunque riduttivo. Fare questi “viaggi” se così li vogliamo chiamare, ha non solo del macabro, ma anche dell’assurdo. Un po’ come per coloro che, in ferie all’Isola del Giglio, si scattavano selfie ricordo con quello che rimaneva della Costa Concordia come sfondo.

Dopo la serie omonima lanciata dall’emittente HBO, questi luoghi stanno riscontrando un aumento delle visite di oltre il 35% rispetto all’anno scorso. Almeno così sostiene la CNN. Che sia stato lo stesso per New York dopo la prima serie di Sex and The City? Sicuramente Carry, le sue amiche ed i loro problemi di cuore erano meno macabri della strage di Chernobyl.

La mini serie, in 5 episodi, aveva come scopo quello di raccontare le storie degli abitanti di Pripyat, in precedenza raccolti dalla scrittrice, Premio Nobel per la letteratura, Svetlana Alexievich nel suo libro Preghiera per Cernobyl. Come si fa per molte storie il racconto era andato prima su carta, per poi approdare sugli schermi. Magari per arrivare ad un pubblico maggiore.

Storie toccanti, non certo da mille e una notte. Poca superficialità e praticamente solo contenuti per una pagina di storia moderna che è stata decisamente sconvolgente. Si dice che la storia insegni, o almeno dovrebbe. Così è sicuramente, ma forse non è lo stesso per alcuni dei turisti che si trovano a visitare Chernobyl. Alcuni infatti non sono turisti “usuali”, sono personaggi conosciuti sul web in cerca di “mi piace”. Da molti sono stati accusati di usare le zone come un set fotografico, arrivando persino a sfoggiare pose sexy. Craig Mazin, il creatore della serie trasmessa dalla HBNO, si è comunque premurato di invocare il rispetto ed il contegno verso Chernobyl. “Se la visitate, per cortesia ricordatevi che una terribile tragedia è successa proprio lì. Comportatevi con rispetto di tutti coloro che hanno sofferto e che si sono sacrificati”, ha affermato in un’intervista.

Sharon Santarelli