Il caso Donnarumma: la decisione, il futuro e le reazioni sui social

Sono circa le 17.30 di in un caldo pomeriggio del 15 giugno quando il CEO del Milan Marco Fassone, insieme al direttore sportivo Mirabelli, in una conferenza stampa indetta a Casa Milan annuncia: “Gianluigi Donnarumma non rinnoverà il contratto con il Milan”. Già proprio lui, Gianluigi Donnarumma. Quel ragazzino che aveva esordito in un pomeriggio di novembre, nel 2015, all’incredibile età di sedici anni, dimostrando da subito un inaudito talento tra i pali. Proprio lui, già designato erede di Buffon e adottato come un figlio da ogni tifoso del Milan, che vedono – o meglio, vedevano – in lui un uomo che avrebbe passato tutta la carriera in rossonera e avrebbe riportato la Milano, sponda rossonera, a vincere. Insomma, un simil-Maldini o Baresi.

Tutte queste aspettative tradite da Gigio Donnarumma insieme al suo agente, Mino Raiola. Se in una serata di marzo Gigio era uscito dallo Juventus Stadium baciando lo stemma del Milan, facendo così brillare gli occhi a tutti i tifosi del Diavolo, con il passare dei mesi tutte le certezze sulla permanenza di Donnarumma si sono man mano affievolite. Fin da subito Mino Raiola ha espresso le sue perplessità intorno al progetto tecnico e sportivo della nuova proprietà cinese, secondo l’agente non adeguate rispetto al valore del portiere napoletano, il cui valore cristallino lo proietterà senza alcun dubbio tra i migliori portieri al mondo nei prossimi anni. Non a caso, il mercato del Milan si è aperto in modo scoppiettante: Musacchio, Kessiè, Rodríguez e Andrè Silva sono i quattro nomi scelti e presi del Milan sia per rinforzare la squadra sia per convincere Gigio e il suo agente riguardo le volontà della nuova proprietà del club.

Rinforzi che non sono bastati, ma che non sono probabilmente l’unica ragione alla base della decisione di Donnarumma. Da un lato i soldi: se è vero che l’offerta del Milan per il prolungamento del suo contratto era di 5 milioni l’anno per cinque anni, proposta difficilmente rifiutabile per un diciottenne, già si vocifera che dietro il suo rifiuto ci sia la prospettiva di andare al Real Madrid, la corte di Florentino Perez, dove Gigio percepirebbe un più lauto stipendio. Dall’altro le ambizioni sportive: il Real Madrid non solo potrebbe offrire più soldi ma una realtà sportiva assolutamente più affermata rispetto al club milanese; in questo momento il Real è indiscutibilmente la prima squadra al mondo dopo aver conquistato 3 Champions League in quattro anni. Senza giudicare la decisione di Donnarumma, è innegabile come la prospettiva di andare a giocare nel club dei galacticòs sia più appetibile che rimanere nel Milan e nella sua situazione attuale, vale a dire una squadra che deve ricostruire da zero.

Da vedere sarà anche la decisione che prenderà ora il Milan: il contratto in essere di Donnarumma scadrà il 30\6\2018. Il duo Fassone-Mirabelli deciderà di vendere ora il portiere, riuscendo così a conseguire un buon indotto economico, o di “punirlo” tenendolo per un anno ai margini della squadra, ma dovendo poi lasciarlo partire l’anno prossimo gratis? Ai posteri l’ardua sentenza.

Interessante è anche andare a vedere le reazioni di tifosi e giornalisti sui social network, che nel pomeriggio di ieri sono letteralmente esplosi: l’hashtag #Donnarumma è stato tra i più utilizzati su Twitter nel corso di tutta la serata.

Andrea Codega