Capolavori d’ingegneria: la British Airways i360

East Sussex, Inghilterra: nel lungomare di Brighton, importante città che si staglia lungo le coste del canale della Manica, si trova la British Airways i360, ovvero la torre di osservazione mobile più alta del mondo. Inaugurata il 4 agosto del 2016, l’opera porta la firma dello studio di architettura londinese Mark Barfield, lo stesso che si è occupato della realizzazione del celebre London Eye.

La struttura è in grado di trasportare 200 passeggeri alla volta in un contenitore circolare di vetro, capace di salire lentamente dal livello della spiaggia fino ad un’altezza di 138 m. I visitatori possono così godere di una splendida vista a 360 gradi su Brighton, i South Downs, il Canale della Manica e nei giorni più limpidi è possibile vedere anche Beachy Head a 17 miglia (27 km) a est e l’Isola di Wight 49 miglia (79 km) verso ovest. Le innovative metodologie di progettazione hanno permesso alla British Airways i360 di essere premiata con il prestigioso riconoscimento del Supreme Award for Structural Engineering Excellence, ricevuto alla cerimonia degli Structural Awards di Londra del 17 novembre 2017. Inoltre, con i suoi 162 metri complessivi di altezza ed un diametro di soli 3,9 metri (rapporto altezza-diametro di 40:1), l’opera è stata premiata con il Guinness per essere la “torre più snella del mondo”.

I piani per la progettazione di questo capolavoro sono stati presentati nel giugno 2006 e poi approvati dal consiglio comunale di Brighton e Hove nello stesso anno, con l’intenzione di avviare i lavori di costruzione nel 2007. Tuttavia, a seguito di ritardi di circa 15 mesi, la fabbricazione fuori opera delle sezioni della torre è iniziata nel 2008 nei Paesi Bassi, la ricostruzione del molo per consentire il posizionamento della torre a novembre 2012, mentre le operazioni dirette sulle torre stessa solo nel maggio 2014.

Lo specialista olandese di acciaierie Hollandia ha prefabbricato le sezioni cilindriche in acciaio della torre (conosciute come “lattine”) che ne costituiscono l’ossatura portante. Il contenitore in vetro per i passeggeri (detto pod), dal diametro di 18 metri, è stato progettato e costruito dagli specialisti della funivia POMA, gli stessi che hanno anche realizzato le capsule del London Eye. Ognuna di queste 17 “lattine”, dal peso compreso tra 50 e 100 tonnellate, è stata posizionata una alla volta attraverso un metodo di costruzione dall’alto verso il basso (definito proprio “top down”) utilizzando un telaio di sollevamento. In sostanza, la torre è stata costruita in maniera opposta rispetto a quella che su usa tradizionalmente, che prevede di partire dal basso per poi sviluppare la costruzione in altezza. Questa soluzione ha permesso di evitare l’utilizzo di gru, assicurando quindi che tutti gli interventi avvenissero in sicurezza a livello del suolo. Significativo segnalare che oltre il 60% dell’energia spesa per sollevare il pod viene recuperata ogni volta durante la sua discesa; una notevole impresa di ingegneria per diminuire gli sprechi.

La struttura in acciaio è rivestita in lamiera Expamet in alluminio perforato: questa scelta riduce in modo intelligente l’effetto che le forze del vento hanno sulla torre – permettendole di essere così sottile – e minimizza lo spargimento di vortici e degli smorzatori di liquido in modo da limitare i movimenti dinamici indotti dal vento. Per ottimizzare ancora di più la resistenza a qualsiasi sollecitazione dinamica quando le raffiche aumentano la propria intensità, la torre ha con sé un altro asso nella manica: essa nasconde 78 contenitori al suo interno posizionati perfettamente per aiutare a resistere alle pericolose oscillazioni e movimenti che la torre potrebbe compiere a causa delle intemperie.

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Nell’edificio alla base della struttura è presente anche un ristorante chiamato Belle Vue. I pod flights partono invece ogni 30 minuti con corse di circa 20-25 minuti. In cima, il pod offre una visione panoramica mozzafiato attraverso il vetro curvo ed è riscaldato e climatizzato, con piena accessibilità per sedie a rotelle e panche. La British Airways i360 di Brighton offre un’esperienza avveniristica, resa ancor più piacevole dalle serate che vengono organizzate sulla torre: la capsula si trasforma infatti in un vero e proprio Sky Bar, con musica soft e luci d’atmosfera.

Secondo gli sviluppatori, l’i360 genererà più di 440 lavori permanenti, di cui 160 direttamente presso l’attrazione mentre tanti altri posti deriveranno dai vantaggi da altre imprese della città. L’attrazione è costata 46 milioni di sterline, con 36 milioni finanziati da un prestito del Public Works Loan Board (PWLB) attraverso il consiglio comunale di Brighton e Hove. Il progetto mira ad attirare 739.000 clienti paganti ogni anno.

Giuseppe Forte