Bob Dylan: Nuovo Nobel per la Letteratura

Il 13 Ottobre 2016 verrà tristemente ricordato, tra qualche anno, come una di quelle date in cui si concentrano le tante coincidenze che riguardano i grandi uomini del mondo della “penna”. La data in cui viene a mancare Dario Fo all’età di 90 anni. Artista di teatro impagabile sulle cui idee politiche si è diviso un mondo (letteralmente parlando) e che ha rappresentato la satira nel mondo sino ad ottenere, a questo proposito, il Premio Nobel per la Letteratura nel 1997 “perché seguendo la tradizione dei giullari medievali, fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati”. E se n’è andato cantando delle ore prima del ricovero, secondo i medici che lo hanno assistito fino all’ultimo nell’Ospedale Sacco di Milano. Il maestro era ricoverato nella struttura ospedaliera da diversi giorni: la morte, ha spiegato il suo medico curante, Delfino Luigi Legnani, è stata causata da un’insufficienza respiratoria dovuta a una patologia polmonare di cui era sofferente da anni.

«I suoi collaboratori mi hanno detto che qualche giorno prima dell’aggravarsi delle sue condizioni, Dario Fo aveva cantato per ore. Una cosa incomprensibile vista la situazione» ha detto il medico. E indubbiamente i più romantici avranno letto in questo una bella metafora di una vita dedicata al teatro e all’arte, e con l’arte conclusasi degnamente che lo porterà a riconciliarsi con la sua Franca dove potrà riprendere le stimolanti conversazioni. Ma il 13 Ottobre 2016 è anche il giorno in cui l’Accademia di Svezia conferisce il Premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, “per aver creato nuove espressioni poetiche attraverso la grande tradizione della canzone americana”, riconoscendo così un valore storico oltre che letterario a quelle musiche conosciute non solo per il loro altissimo livello artistico ma anche -e soprattutto, è il caso di dirlo- per aver accompagnato le lotte per i diritti civili negli Stati Uniti degli anni 60. Indubbiamente, quella del 13 ottobre 2016 sarà ricordata come una giornata tutt’altro che ordinaria.

Simone Dei Pieri