Banchi “alternativi” per bambini speciali: nasce la Bici-banco

Scuola di De Cèdres, LavalCanada: è qui che da poco tempo è stato introdotto l’uso di banchi “alternativi” a quelli tradizionali; si tratta delle Bici-Banco. Ideate dal pedagogista canadese Mario Leroux, si tratta di piani di lavoro simili ai banchi tradizionali, che al posto delle usuali quattro gambe di legno, hanno uno struttura a cui sono attaccati dei pedali, proprio come in una bici. I primi quattro prototipi del prodotto sono stati testati nella scuola canadese, che ha poi deciso di inserirli regolarmente nelle classi.

Grazie agli strabilianti risultati dei test, la scuola si è convinta dell’importanza del progetto: è stato infatti dimostrato come, con solo 15 minuti di pedalata, i bambini affetti da ADHD (Sindrome da Deficit di attenzione ed Iperattività), fossero in grado di concentrarsi nuovamente sul lavoro scolastico con rinnovata energia ed attenzione. Si tratta di un problema legato all’autocontrollo che porta poi ad avere difficoltà di attenzione e concentrazione in quanto l’individuo che ne soffre, non riesce a regolare i suoi impulsi in funzione del tempo che passa, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste che gli vengono poste dall’ambiente in cui si trova in un certo momento.

Diversi tipi di deficit di attenzione

Questo tipo di deficit, influenza poi anche la vita sociale e i rapporti interpersonali di chi ne soffre. Infatti, spesso, a livello scolastico capita che si inneschino meccanismi di isolamento ed esclusione da parte dei compagni, determinati dal fatto che il bambino iperattivo è spesso incapace di avere una espressione affettiva adeguata alle situazioni. Essere isolato porta però allo sviluppo di comportamenti aggressivi da parte del soggetto in questione, che peggiorano ancora di più le relazioni con compagni ed insegnanti.

I risultati positivi della bici-banco hanno attirato l’attenzione di scienziati appartenenti ai più diversi campi di ricerca, come il Dott. Joel Monzee, neuroscienziato e psicoterapeuta accreditato, che ha incoraggiato l’espansione dell’uso di questo nuovo strumento educativo, e ha dichiarato: “I farmaci non curano il problema, lo mascherano solamente. Garantire tramite questo strumento le competenze per imparare a gestire il proprio problema di attenzione, potrebbe essere una svolta definitiva per il trattamento di ADHD”.

Dunque, se i farmaci non curano i disturbi di attenzione ed iperattività, ecco perché l’introduzione di banchi di questo genere, potrebbe essere davvero un aiuto concreto nella gestione dell’iperattività a scuola. Infatti, come ha dichiarato Mario Lenoux: “Uno dei maggiori problemi delle scuole è il deficit di attenzione. Ci sono studenti che hanno tanto bisogno di muoversi. Ma spesso disturbano la classe. Quindi ero alla ricerca di qualcosa che permettesse loro di lavorare in classe muovendosi senza disturbare i compagni.

In una realtà in cui la percentuale di alunni affetti da ADHD si aggira tra il 5% e l’ 8%, con un 3% in più di possibilità di manifestazione di questo disturba nei maschi rispetto alle femmine, la nascita di un prodotto innovativo  simile, che ha dimostrato di essere assolutamente funzionale al suo obiettivo, potrebbe davvero determinare un passo avanti di dimensioni non indifferenti per la gestione di tale patologia e, perché no, lascia aperte le speranze di trovare, finalmente, una cura miracolosa.

Nausicaa Borsetti