Arriva Gianky: l’app che aiuta le persone con disabilità pagare

Rebecca, per esempio, è una ragazza di 20 anni con un ritardo mentale medio-grave, che ha aiutato i ricercatori di Gianky nei test.  “Si tratta di un’applicazione per smartphone che abbiamo ideato e poi sperimentato direttamente con Rebecca”, ha raccontato alla stampa Elisa Travaglini, ideatrice dell’app, insieme a Francesco Vitiello, che cura la componente informatica. “Ho conosciuto e supportato questa ragazza durante il suo percorso scolastico. Gianky è il personaggio-guida dell’applicazione. Non riuscivo a insegnare a Rebecca a contare il denaro”, spiega, “e riscontravo questo problema anche in altre persone con disabilità. Così abbiamo cominciato a lavorare su Gianky e abbiamo partecipato al bando, avendo come principio guida quello della dignità della persona. Per questo abbiamo prestato molta cura anche all’estetica del nostro prodotto, un aspetto in molti casi trascurato”.  Dalle parole di Elisa si evince come sia stata proprio una necessità, insieme alla passione par il proprio lavoro ed all’amore verso gli altri, a spingerla a cercare una “soluzione”, grazie all’aiuto della tecnologia.

L’app è attualmente disponibile solo per dispositivi Android, ma si spera che, nel breve termine possibile, approdi anche sulle piattaforme Ios. E’ assolutamente semplice da usare ed intuitiva e funziona esattamente come un portafoglio reale: nel momento in cui si deve pagare, inserendo le cifre del prezzo dovuto, sullo schermo apparirà il denaro da utilizzare.  L’applicazione prevede anche il collegamento con la rete Bluetooth, al fine di facilitare il prelievo dei tagli giusti di denaro, ogni volta che si deve effettuare un pagamento. Insomma, una soluzione utilissima per rendere più rapide le operazioni quotidiane, favorire la dimestichezza nell’utilizzo del denaro ed aumentare la fiducia in sé. Il raggiungimento di piccoli traguardi e sfide personali è una gioia per tutti, di qualsiasi tipo di obiettivo si tratti! Gianky è inoltre d’aiuto anche se si deve avere del resto, per verificare se si è ricevuta la quantità corretta, e dispone di una completa cronologia per controllare il denaro che si possiede, le spese che sono state sostenute ed i pagamenti effettuati.prima e in seguito alle spese sostenute. “Tenevamo molto a un progetto basato proprio sull’Internet of things”, aggiunge l’ideatrice di Gianky. “Non si può tollerare la dicotomia tra realtà digitale e realtà concreta, occorre un ponte tra le due soluzioni, che non è più concepibile pensare come indipendenti. Per lo sviluppo pieno del nostro progetto, l’ideale sarebbe mettere in piedi un laboratorio dove creare dei portafogli già pronti per l’uso dell’applicazione, andremo avanti un passo per volta”. Intanto, il progetto Gianky ha a disposizione un premio di 10mila euro come primo classificato.  Un’ottimo esempio, quello di Gianky, di una tecnologia sana, alleata delle persone e che viene in auto per far sì che alcune difficoltà vengano non solo affrontate, ma brillantemente superate.

Sharon Santarelli