Addio Fottuti Musi Verdi: cosa aspettarsi dai The Jackal al cinema

Il gruppo The Jackal è ormai un caposaldo dell’intrattenimento online italiano; in effetti ne ha seguito e segnato le varie tappe, dai singoli video come The Washer – in cui un ostinato lavavetri insegue uno sventurato automobilista con acrobazie degne di Matrix – passando per la webserie interattiva Lost in Google – in cui gli eventi messi in scena erano influenzati dai commenti del pubblico – fino ad arrivare al loro primo lungometraggio: Addio Fottuti Musi Verdi.

AFMV è diretto da Francesco Ebbasta (Lost in Google) e vede protagonisti i due volti storici di The Jackal Ciro Priello e Simone Ruzzo insieme a Fabio Balsamo, Beatrice Amera, Roberto Zibetti, Fortunato Cerlino e Salvatore Esposito.

La trama è semplice: Ciro, grafico napoletano, è alla disperata ricerca di lavoro e in uno slancio folle invia il curriculum persino nello spazio.

Qualcuno lo riceve.

L’azienda aliena per cui Ciro si trova a lavorare sembra rispecchiare proprio il paradiso di opportunità e giustizia che mancava sulla Terra, ma questo è solo l’inizio della storia.

È anche l’inizio di un nuovo capitolo per The Jackal: come uscirà il gruppo dal salto al cinema?

Non si tratta infatti della prima volta che gli autori di sketch comici amatissimi raggiungono il grande schermo.

Il primo esempio che salta alla mente è quello della compagnia di Maccio Capatonda, che dalla telenovela parodistica Intralci (con l’indimenticabile Giardiniere Manolo) su All Music sono approdati in Mediaset con trailer demenziali e prese in giro dei format più diffusi, dai reality show alle offerte del supermetcato “Piccol”.

Maccio ha poi allungato i suoi tentacoli in rete, collaborando con realtà come Flop TV (per cui ha realizzato l’esilarante Drammi medicali), e infine anche al cinema, con l’Italiano medio, film godibilissimo che, secondo alcuni, soffre un po’ della lunghezza. Lodi molto più decise sono state riservate al secondo film della squadra, Omicidio all’italiana.

Quindi: cosa dobbiamo aspettarci dagli sciacalli, ora e in futuro?

I primi commenti a caldo offrono pareri dubbiosi: ci si complimenta con il gruppo per il loro stile, il coraggio e l’ambizione, ma emerge un’insoddisfazione più o meno forte per il risultato finale.

Forse l’impatto con il pubblico contraddirà questi primi commenti, o forse il team deve ancora adattarsi appieno al nuovo formato: in ogni caso Francesco Ebbasta, Simone Ruzzo, Ciro Priello e gli altri hanno dimostrato abbastanza talento da giustificare una verifica di persona.

Riccardo Rossi