A Torino, in 100 scendono in strada per una rissa su una bicicletta, molti privi di mascherina

Follia a Torino, è quanto accaduto nel pomeriggio di domenica 3 maggio nella periferia nord, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara, nonostante tutti i buoni proponimenti ed i i fiumi di parole spesi, il quartiere sembra sordo a tutti i richiami ed a tutte le regole per il contenimento della diffusione del virus. A causa di una banale lite tra due migranti per la disputa di una bicicletta, sono scesi in strada, centinaia di persone, molti privi di mascherina, dando vita all’ennesima lite per le vie, già qualche giorno fa si era verificato un altra disputa nella zona. Dieci le pattuglie della polizia. accorse per sedare gli animi, e come se non bastasse, un gruppo di anarchici che invitavano i residenti alla ribellione contro le forze dell’ordine e le norme anti-coronavirus, hanno deciso che era il momento giusto per creare scompiglio

Il presidente della circoscrizione 7, Luca Deri, scende in campo per chiedere presidi fissi nel quartiere: “Siamo ancora in Fase 1 ma oggi pomeriggio si è scatenata una rissa in corso Giulio Cesare all’altezza di via Bra con prolungamento verso corso Novara per non ben precisati motivi. Sono intervenute una decina di volanti della Polizia di Stato. Ma è inqualificabile che in Aurora possano succedere queste situazioni. Ed è la terza volta che succede negli ultimi 15 giorni. Chiediamo dei presidi fissi delle forze dell’ordine nei punti nevralgici del Quartiere”. L’esatta dinamica di quanto accaduto ieri pomeriggio a Torino è al vaglio delle forze dell’ordine. Due persone sono state accompagnate per accertamenti in questura.
A questo punto non ci resta che pregare, nella speranza che il fenomeno non sia teatro di un focolaio torinese, e che la gente prenda coscienza che da questa storia potremo anche non uscirne più. 
Alessandra Filippello