Quando si parla di coronavirus si pensa immediatamente ai pipistrelli, si pensa a tutto ciò che si poteva fare per evitare che questo virus facesse il salto dall’animale all’uomo, quante vite, quanta sofferenza disseminata per avere trascurato qualcosa che adesso paghiamo tutto il mondo.

Il fungo dell’Histoplasma vive nel guano degli uccelli e si sviluppa molto facilmente. Esso provoca uno sconvolgimento nel sistema immunitario umano, con un’infezione acuta o cronica. I suoi sintomi sono simili alla tubercolosi, e in alcuni casi può essere mortale perché fulminante. Si contrae respirando le micropolveri contaminate del guano e, una volta contratta, è piuttosto difficile da debellare. L’infezione acuta è spesso di tipo polmonare e i suoi sintomi principali sono: tosse persistente, dolori al petto, mal di testa e senso generale di spossatezza. In pazienti già gravemente debilitati può provocare danni polmonari molto seri. Bisogna fare attenzione, quindi, alle feci del piccione poiché non sempre è necessario un contatto diretto con esse: spesso vento, aspiratori o ventilatori possono trasportare gli agenti patogeni del guano. Tutti possono essere colpiti dalle circa 60 possibili infezioni e malattie trasmissibili, o perché ne respirano le spore oppure perché ingeriscono particelle infette o mettono in bocca le mani che sono entrate in contatto con le feci. Ovviamente non solo gli umani, ma anche gli animali possono essere vittima di queste malattie.