A casa per il coronavirus: in un condominio tutti sul proprio balcone a fare ginnastica

Dopo quasi due mesi di lockdown c’è chi è stanco di stare a casa, voglioso di fare qualche attività, magari in compagnia, ma per ora siamo tutti consapevoli che non si può fare. E proprio per smentirci, in un condominio, a Legnano, hanno avuto una grandissima idea per permettere a tutti di fare qualche esercizio, di stare all’aria aperta e di essere tutti insieme.
L’idea che rende tutto ciò possibile è quella di svolgere, due volte a settimana, una lezione pomeridiana di risveglio muscolare, con tanto di musica. Attività che è venuta in mente, in mezzo a tante chiacchiere pomeridiane, ad una condomina e alla sua vicina, che di professione fa proprio la personal trainer.
Oltre ad essere qualcosa di estremamente innovativo, è stato e sarà molto utile anche per riscoprire i rapporti con i nostri vicini, rapporto che magari non sempre coltiviamo o solo non sempre abbiamo il tempo per farlo.
Il risveglio muscolare è qualcosa che tipicamente possiamo trovare nei villaggi durante le nostre vacanze estive e probabilmente mai ci saremmo potuti aspettare che diventasse una cosa quasi vitale come un momento di aggregazione in un momento così complicato.
Quest’idea, venuta a Enza Tesoro, una dei circa 400 abitanti di un condomino di Legnano, è arrivata da sole quattro chiacchiere scambiate con una vicina. Tutti fuori sui balconi, due volte alla settimana, a seguire la personal trainer del condominio e per chi avesse la vista oscurata dalle piante, è concesso scendere nel giardino condominiale per allenarsi, ovviamente stando sempre ad un metro di distanza l’uno dall’altro. Un modo per dimostrare come sia possibile anche allenarsi con la mascherina, perché la salute deve venire prima di tutto.
Il risveglio muscolare, già dal nome fa intendere che sia una cosa più comunemente svolta al mattino ma qua a Legnano viene svolta nel pomeriggio e ci sono più che valide motivazioni sul perché. Innanzitutto al mattino tanti balconi non ricevono il sole e quindi c’è ancora freschino e poi perché, dovendo stare a casa, per tanti la quarantena è un periodo in cui possono non puntare la sveglia e dormire un pochino di più la mattina.
165 famiglie in tutto il condominio e l’iniziativa sta avendo veramente molto successo, con persone di ogni età che vogliono partecipare.
Ma la cosa fondamentale è come si siano rafforzati i rapporti tra il vicini, tanto da creare un gruppo d’acquisto solidale per le mascherine, ma non solo, hanno infatti, tutti insieme, anche comprato 130 uova di Pasqua per sostenere l’Anffas, che riunisce le famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale.

Rebecca Broomfield