Dallo scotch al bourbon: ecco le migliori varietà di whisky al mondo

Il whisky è da secoli uno dei distillati più apprezzati al mondo per storia, tradizione e capacità di soddisfare anche i palati più esigenti. La fermentazione dei cereali, la distillazione e il rigoroso invecchiamento in botti di legno, solitamente di rovere, sono i passaggi produttivi che accomunano gran parte dei diversi tipi di whisky. Attraverso SaporideiSassi.it è stato più semplice imparare a riconoscerli.

È molto probabile che la storia di questo distillato affondi le proprie radici tra la Scozia e l’Irlanda, due tra i principali produttori di whisky e che ancora oggi, a distanza di centinaia di anni, ne rivendicano la paternità. Oltre ai Paesi anglosassoni tra cui rientrano ovviamente Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, negli ultimi anni anche Paesi asiatici come India, Vietnam e soprattutto Giappone si sono messi in mostra per la produzione di whisky di ottima qualità, raccogliendo un vasto numero di appassionati.

Il motivo di questa rapida ascesa è legato specialmente alle condizioni di produzione: la vicinanza alle coste, fonti d’acqua sorgiva e cristallina, clima temperato, cereali come segale, grano, mais e orzo di primissima scelta. A questi aspetti si aggiungono la capacità e l’esperienza del produttore nel miscelare a regola d’arte tutti gli ingredienti e nel rispettare le metodologie di produzione, fino ad arrivare all’imbottigliamento.

William Larue Weller [blog.thewhiskyexchange.com]

Dai più classici single malt scozzesi, fino ad arrivare alla contea del Kentucky nota per la produzione di bourbon, il whisky è amato in tutto il mondo per le diverse sfumature e rotondità di gusto. Per avere un’idea di quali siano i prodotti più pregiati presenti attualmente sul mercato, non esiste guida migliore della Jim Murray’s Whisky Bible, una vera e propria bibbia redatta ogni anno dall’omonimo giornalista e scrittore inglese, noto critico del whisky. Dopo gli ultimi anni in cui lo scotch whisky è ripetutamente entrato e uscito dalla top tre della graduatoria mentre il Japanese e il Canadian whisky hanno proseguito la loro escalation di consensi, nell’edizione 2019 Jim Murray ha decretato come vincitore il William Larue Weller della Buffalo Trace Antique Collection. Si tratta di un bourbon contenente una buona percentuale di frumento in sostituzione alla segale. Sfortunatamente, come spesso accade con i whisky della collezione annuale Buffalo Trace Antique (BTAC), è esaurito o molto difficile da reperire. L’edizione 2017 di questo famoso bourbon è caratterizzato da 12 anni di maturazione con aromi di prugne, tabacco da pipa e mais al caramello, accanto a sapori di marshmallow, fichi, datteri e mandorle salate.

Sempre nella guida di Jim Murray, è giunto alla terza apparizione nei primi tre il Glen Grant, il tipico scotch whisky single malt: secondo nella Whisky Bible 2017, terzo nel 2018 e ora secondo nel 2019. Invecchiato 18 anni, è un whisky ricco e complesso con note di caramello, uvetta e vaniglia. Si tratta senza dubbio di un ottimo prodotto per i fan dei grandi whisky Speyside con strati di sapori dolci. A completare il podio un altro prodotto BTAC, il Thomas H. Handy Sazerac, un Kentucky Straight Rye Whisky, ricco e speziato. I sapori di caramello, frutta candita e torta di fichi sono seguiti da menta, cannella e chiodi di garofano. Il finale è lungo e caldo, con delle delicate sfumature di cocco.

Classifiche a parte, tra i whisky di produzione giapponese che hanno riscosso un grande successo rientra senza dubbio lo Yamazaki, un distillato che si presenta dal colore dorato e con note aromatiche di legno di cedro, miele, chiodi di garofano e buccia d’arancia candita. In alcune annate può raggiungere anche prezzi molto elevati. Per gusto e tradizione non sono da meno gli irlandesi che con il Redbreast, un ottimo pot still che nasce da una combinazione di malto d’orzo non maltato, hanno raccolto elogi da appassionati e critici. Menzione speciale anche per il Kavalan Single Malt Whisky, realizzato dalla prima distilleria di Taiwan grazie a una selezione accurata delle acque che scorrono nella Contea di Yilan.

Con tutte le sue varietà, il whisky rimane ad oggi il distillato più prodotto al mondo grazie ad un mercato in continua evoluzione che riesce ad attrarre un numero sempre crescente di appassionati.

Giuseppe Forte